Messa la decadenza alle spalle, Silvio Berlusconi si può dedicare ora al partito. "Parte da oggi la nuova fase organizzativa di Forza Italia con un occhio di riguardo al territorio", ha scritto oggi su Facebook annunciando la riorganizzazione del movimento in vista del primo incontro dei club "Forza Silvio" previsto per l'8 dicembre a Roma.
"In ogni regione si avvierà una fase costituente che prevede la formazione di un comitato composto da tutti i parlamentari nazionali ed europei eletti nelle stesse regioni", ha spiegato il Cavaliere, "A questi comitati saranno chiamati a partecipare, inoltre, i principali esponenti del partito eletti negli enti locali e personalità di spicco della società civile, del mondo del lavoro e dell’impresa".
"Siamo un grande gruppo quindi dobbiamo toglierci dalla casta e riuscire a fare una grande battaglia per la libertà", avrebbe poi detto il Cavaliere durante la riunione dei gruppi parlamentari, "Una delle cose più importanti che dobbiamo fare è mettere insieme le sentinelle del voto". Poi è tornato sulla decadenza: "Quello che è successo in
Senato è stato un colpo di Stato. La magistratura che calpesta lo Stato di diritto e diventa partito politico", ha ribadito, "All’estero nessuno riesce a spiegarselo". E ha aggiunto che l’articolo 68 della Costituzione (quello sull’immunità parlamentare) garantiva il lavoro del Parlamento e non c’era un’intervento della magistratura in politica e nelle istituzioni. Non manca poi la stoccata ad Angelino Alfano e al Nuovo centrodestra: "Non capisco come i nostri amici possano collaborare con chi ha ucciso politicamente il loro leader, la gente li ha già giudicati", avrebbe detto l'ex premier.
Parlando invece dei processi che ancora lo vedono protagonista, Berlusconi ha ripetuto di essere estraneo alla compravendita dei senatori: "Non abbiamo mai pagato
nessuno per fare politica", ha detto. Sulla strategia del partito ha prima ricordato che in Europa "ci siamo inginocchiati davanti alla signora Merkel" e al fiscal compact su cui "avevo posto il veto". Poi ha chiesto ai sui di combattere perché agli italiani sia garantito "che non ci siano patrimoniali". E ha concluso: "Metteremo le basi per vincere le elezioni e tutti voi sarete protagonisti".
Intanto anche alla Camera viene ufficializzato il passaggio all'opposizione di Forza Italia. Proprio come successo la scorsa settimana sulla legge di stabilità, oggi il parito ha
annunciato il no alla fiducia al governo Letta, posta questa volta sulla conversione in legge di rifinanziamento e proroga delle missioni all’estero. "Pur se continuiamo a sostenere convintamente le nostre missioni, noi non voteremo la fiducia che è un voto sul governo più che sul provvedimento", ha detto Rocco Palese.
A Palazzo Chigi,
invece, lascia anche il vice ministro degli Esteri Bruno Archi, che ha rassegnato oggi le proprie dimissioni dall’incarico nelle mani del Presidente del consiglio dei Ministri e del ministro degli Esteri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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