"Cosa succederebbe se ti trovassi la Boldrini in macchina?". È bastata questa vile provocazione dal profilo Facebook di Beppe Grillo per scatenare gli istinti più bassi degli stellati. Tanto che, se a chiederlo è proprio il comico genovese condividendo il video di un attivista che chiacchiera col cartonato del presidente della Camera appoggiato sul sedile del passeggero, il risultato non può che essere dei peggiori. "La porterei nella prima discarica dell'umido" è uno degli insulti più gettonati. Ma ben presto c'è chi si affretta ad agurarle violenze fisiche e sessuali. Uno scempio verbale che lascia a bocca aperta. E, mentre alcuni follower del guru stellato cercano di calmare gli animi, c'è anche chi ricorda al comico: "Io mi preoccuperei se trovassi te, Beppe, alla guida dell'auto, visto che già hai ucciso tre persone".
In viaggio con Lady Ghigliottina Boldrini è il titolo dello sketch girato dal grillino che fa quattro chiacchiere con una finta Boldrini sulle vicende degli ultimi giorni, in primis sulla "ghigliottina" usata per abbreviare i tempi per la conversione in legge del decreto Imu-Bankitalia. "Basta dittatura - è l'incipit del video - altrimenti ci arrabbiamo". Lo sketch, un'ironica presa in giro del presidente della Camera, viene usato da Grillo per lanciare una domanda ("Cosa succederebbe se ti trovassi la Boldrini in macchina?"") che non fa altro che scatenare un violentissimo dibattito. Nel giro di una notte, infatti, la bacheca viene riempita di quasi cinquecento commenti. I primi soprattutto danno prova della violenza degli ultrà grillini. "Rischierei una multa - scrive Emilio - non sono attrezzato per i rifiuti speciali". "La sacricherei subito sulla statale - fa eco Marco - magari fa un po' di cassa extra". Da inorridire? Non ancora. Perché sono certamente i più soft. Enzo, per esempio, scrive tutta la sua furia: "La metto a pecora e poi la fotto in c....". E ancora: "La metto a novanta e poi le metto in c... la sua campanella", "La porto in un campo rom e la faccio t... con il capo villaggio", "Impossibile, non vado a p...". Carmela, invece, assicura che "la prenderebbe a botte", mentre Antonio "brucierebbe la macchina assicurandosi che le porte siano ben chiuse". Poi c'è chi affonda: "Prima di tutto inchioderei facendole sbattere la testa sul cruscotto, dopo mi fermerei in autostrada e con un guinzaglio la lascerei attaccata a un guard rail". Infine, Marisa propone: "Apro la portiera e la spingo giù a 150 all'ora sulla Salerno-Reggio Calabria".
Violenza verbale. Ma pur sempre violenza. Che diventa, troppo spesso, minaccia (fisica e sessuale). I commentatori, che in alcuni casi potrebbero anche non essere iscritti al Movimento 5 Stelle, ci mettono la faccia. Ci sono tanto di nomi e cognomi. Va detto che tra i simpatizzanti del comico gonovese, che nelle ultime ore ha invitato i suoi a evitare gli insulti, c'è anche chi chiede ai più facinorosi di abbassare i toni. "Beppe, condivido moltissimi punti del m5s ma devi smetterla di insultare gratuitamente - scrive Mirco - dopo ci lamentiamo che la stampa ce l'ha contro di te e rovina l'immagine di quei grandissimi del M5S". Nel giro di poche ore il post non appare più sulla pagina ufficiale di Grillo, ma resta visibile da link.
"Prendiamo le distanze dalle offese sessiste dal post di Grillo. I messaggi sono stati scritti nella notte quanto non era possibile operare alcun controllo: i messaggi sono stati cancellati", ha affermato lo staff comunicazione del M5S.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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