"Siate orgogliosi della vostra identità e appartenenza. Sempre nel rispetto della cultura degli altri, ma con la consapevolezza che avete un patrimonio da far conoscere e da tutelare". Questa mattina la presidente della Camera Laura Boldrini ha ricevuto la delegazione di rom e sinti in occasione della giornata internazionale istituita dall’Onu nel 1979.
Otto storie diverse, otto famiglie che hanno raggiunto l'Italia da tempo o che sono arrivate dopo la tragedia dell’ex Jugoslavia e il crollo del blocco sovietico. C'è chi ha già in mano la cittadinanza italiana e chi, invece, è senza documenti. Quello che emerge dall'incontro a Montecitorio è una situazione sapientemente nascosta dalla cortina del buonismo e del politicamente corretto della sinistra. Tanto che si parla di integrazione e inserimento, dei campi nomadi e degli sgomberi forzati, ma non vengono affrontati i problemi legati alle emergenze che assediano le grandi città, come Milano, Torino o Roma, dove molto spesso i campi rom generano disagio sociale e aumento della criminalità. Nascoste le criticità, i rom presenti hanno raccontato alla Boldrini "i disagi estremi di sistemazioni fuori dai centri abitati, in container dove si vive stipati e circondati dal fango". La 15enne Pamela ha letto una lettera che ha chiesto alla presidente della Camera di inoltrare al capo dello Stato Giorgio Napolitano. "Abito in un campo che è un campo di concentramento - ha scritto la ragazza - neanche io vorrei avere un’amica che abitasse in un posto così. Spero che tu ci possa aiutare a cambiare vita, a non restare isolati".
Ad accompagnare i ragazzi all’incontro è stato Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio, che donato alla Boldrini la bandiera verde-celeste dei popoli rom e sinti. Poi ha avanzato due richieste che la presidente della Camera dovrebbe farsi carico davanti al parlamento: il riconoscimento dei rom tra le minoranze culturali tutelate e l'eliminazione dei campi rom a "favore di soluzioni più vivibili da concordare con le famiglie".
"So quanto affascinante e antica sia la vostra storia, e quanto sia segnata da tragedie e tentativi di sterminio - ha replicato la Boldrini - bisogna fare di più per farla conoscere, per renderla nota ai giovani; altrimenti prevale il pregiudizio e con esso la discriminazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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