Viaggio annullato all'ultimo visti i costi del volo per trasportare anche scorta e staff (oltre 1 milione di euro): niente, alla fine il premier israeliano Netanyahu non è andato ai funerali di Nelson Mandela. Ma per un premier israeliano che rinuncia, per non spendere, c'è una presidente della Camera italiana che a Johannesburg invece ci va, e non da sola, accompagnata dal fidanzato e dai collaboratori personali. Una comitiva, ma per un evento storico, a cui erano invitati i grandi leader mondiali, ottanta tra capi di Stato e di governo, da Obama a Castro. La Boldrini, pur non rientrando in nessuna delle due categorie, ha tenuto ad esserci, facendosi fotografare emozionata sugli spalti dello stadio riempito di folla: «Tutto il mondo qui per imparare da Madiba» ha twittato la presidente. E mezzo mondo, invece, sul Falcon 900, jet di Stato che ha portato da Roma al Sudafrica e ritorno venti persone con codazzo. La Boldrini, con il compagno, il giornalista Vittorio Longhi (collaboratore di Repubblica.it e del quotidiano inglese The Guardian), ma mica solo lui, anche il portavoce, e poi il responsabile della comunicazione, e poi la consigliera per le relazioni internazionali e quindi la scorta. Un piccolo esercito, meno male che il Falcon è spazioso. Anche perché la Boldrini non era l'unica autorità in volo per il funerale di Madiba, c'era pure Enrico Letta, lui invitato in quanto capo di governo. Neppure Letta si è fatto mancare la compagnia per un evento storico come il Mandela Memorial. Con lui si è imbarcata Gianna Fregonara, la compagna giornalista del Corriere della sera. Oltre alla coppia, anche il portavoce di Letta, poi il fotografo ufficiale di Palazzo Chigi, quindi il consigliere diplomatico del premier, quindi tre funzionari del cerimoniale e naturalmente anche la scorta. Venti persone per un funerale. Ma quello, indimenticabile, di Mandela.
Per una spesa di quanto? Il volo, racconta Lettera43, è stato a carico di Palazzo Chigi. La presidente della Camera (più accompagnatori) ha sfruttato il passaggio dell'aereo del premier, per assistere all'evento. Senza costi extra a carico della Camera dei deputati per trasportare lo staff della Boldrini, come chiarisce una nota di Montecitorio: «Si precisa che la Presidente della Camera dei deputati e coloro che l'hanno accompagnata sono stati ospitati sul volo del presidente del Consiglio dei ministri; non vi sono state dunque spese di viaggio, né vi è stata alcuna spesa di soggiorno, dal momento che la delegazione ha viaggiato di notte sia all'andata che al ritorno». Tutti hanno poi rinunciato, spiega la nota, all'indennità di missione, cioè ad una aggiunta di stipendio che spetta quando si spostano. La scorta della Boldrini no, ma «ammonta complessivamente a 300 euro circa» soltanto. Nessuna nota invece da Palazzo Chigi, i cui dipendenti hanno diritto a generose indennità di missione in casi, come questo, di viaggi istituzionali. Nessun costo per vitto alloggio, a quanto pare, perché tutti hanno dormito a bordo dell'aereo, dovendo rientrare a Roma la mattina dopo per il voto di fiducia.
Va bene la Boldrini, anche se bastava il premier Letta a rappresentare l'Italia in quella importante cerimonia. E va bene anche lo staff, i portavoce e collaboratori, della presidente della Camera, eletta con Sinistra e libertà. Ma il fidanzato della Boldrini, che ci faceva su un volo di Stato? Una passione comune per i diritti civili e il Terzo mondo (Longhi ha lavorato per l'Onu, come la Boldrini), per i migranti e le lotte per il lavoro.
Non potevano non esserci, insieme, al funerale dell'eroe dei diritti Mandela. «Tutto il mondo è qui, Obama che stringe la mano a Castro. Amazing» twitta lui, versione inglese del tweet della Boldrini. Che emozione esserci. Paga Palazzo Chigi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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