Laura Boldrini vuol riportare il femminismo nelle scuole. Nonostante la accusino spesso di invadere campi che non sono di competenza del presidente della Camera, lei tira dritto. Una volta è l'immigrazione, un'altra gli spot televisivi. Adesso, in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Boldrini, tramite una intervista su La Stampa, lancia un appello alle giovanissimi donne: "Ribellatevi sin da bambine". Il presidente della Camera racconta poi la sua esperienza personale: "Le figlie femmine devono ribellarsi e dire che così non va, devono essere le prime a reagire, se i genitori non garantiscono parità. Io e mia sorella l’abbiamo fatto. In casa eravamo in cinque: tre maschi e noi. Mia mamma aveva iniziato ad educarci seguendo i soliti stereotipi: noi dovevamo aiutare, loro no. Ci siamo ribellate, ed è stato un moto autonomo. Abbiamo minacciato sciopero, perché il lavoro andava diviso in misura eguale fra tutti. Abbiamo vinto, la suddivisione dei compiti è stata equa ed ora i miei fratelli maschi trovano del tutto normale avere ruoli alla pari nelle loro famiglie". Insomma, la Boldrini ha vinto la sua battaglia di genere in famiglia. E ora vuol che il suo esempio venga seguito anche nelle scuole. "L’educazione di genere nelle aule porterebbe equilibrio nella società". E nonostante l'intervistatore le faccia notare che ci sono già molti progetti che riguardano la cultura di genere, la Boldrini invita a fare di più: "In questo ambito non è mai troppo e l’escalation della violenza sulle donne lo dimostra".
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