RomaRiciclare guadagnando. È questa la nuova frontiera del recupero dei rifiuti che, sia pure a passo lento e a macchia di leopardo, si sta avvicinando all'Italia. L'idea di base è quella di un compattatore che riceve materiale riciclabile e consegna buoni spesa. Un sistema che in alcuni paesi europei, Germania, Norvegia, Finlandia e Svezia su tutti, è diventato un vero e proprio business. Nel Nord Europa, infatti, già da anni oltre alla raccolta differenziata di base, esistono macchine automatiche che pagano i rifiuti, con tariffe che arrivano fino a 0,25 euro per ogni bottiglia di plastica e qualcosa di meno per ogni bottiglia di vetro.
La filosofia di base è chiara: il rifiuto non deve essere «liquidato» in maniera casuale perché può diventare un piccolo valore. Insomma: adottare comportamenti civili e responsabili può generare un guadagno. Soltanto pochi giorni fa il sito di Earth Day Italia riportava la storia di tre giovani imprenditori romagnoli che a Riccione hanno avviato con grande successo l'iniziativa «Fareraccolta» nata nel giugno 2012 con una prima fase sperimentale (con oltre 2 tonnellate di materiale recuperato). I tre imprenditori hanno proposto a un gruppo composto da 22 esercizi commerciali una soluzione «non convenzionale» per promuoversi e attrarre nuovi clienti. Il meccanismo è quello nordeuropeo: conferire in maniera corretta i propri rifiuti plastici all'interno di un compattatore il quale rilascia immediatamente un buono spesa - un «ecobonus» - valido in tutte le attività aderenti all'iniziativa.
L'iter è semplice: l'utente arriva di fronte al compattatore, inserisce le sue bottiglie (adeguatamente lavate) separando il tappo, inserito in una apposita fessura del macchinario. Quando ha concluso l'operazione, preme un pulsante e riceve un buono spesa tarato del valore di 0,10 euro al pezzo (naturalmente bisogna considerare che una famiglia tra acqua in bottiglia, bibite, vaschette per salumi e yogurt può portare 10-15 pezzi giornalieri). Con lo scontrino in mano si reca negli esercizi aderenti e sconta sul prezzo della spesa questo «buono».
Adesso questi stessi imprenditori stanno cercando di replicare questa operazione in altri comuni e territori, avviando una interlocuzione con le aziende di raccolta rifiuti. Come riporta Earth Day Italia, in 10 mesi con solo 2 sistemi attivi (Ferrara e Misano Adriatico) sono state raccolte 7 tonnellate di materiale, e gli imprenditori contano di raggiungere le 30 postazioni entro l'anno. Inoltre stanno portando avanti un progetto per le spiagge di Rimini che prevede il posizionamento di 6 sistemi di raccolta dell'alluminio (lattine). Il vantaggio per il consumatore è evidente. Per l'amministrazione invece i vantaggi sono due: da un lato riduce l'impatto dei rifiuti e dall'altro ottiene bottiglie già lavorate e predisposte per il riciclo definitivo. Il beneficio maggiore è avere materiale pulito al 98%: molto di più rispetto ai tradizionali sistemi per la differenziata.
In realtà di queste esperienze sul territorio italiano iniziano a fiorirne molte, da Palermo ad Acilia vicino Roma (dove l'Ama ha installato in una scuola un compattatore-pilota), fino ai molti comuni veneti che stanno sperimentando questa via.
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