Il Cav rilancia Forza Italia: "Il 2014 sarà un nuovo '94"

Videomessaggio di Berlusconi al Tg4: "Vinceremo". E su Alfano: "Emorragia dolorosa"

Il Cav rilancia Forza Italia: "Il 2014 sarà un nuovo '94"

Qualche settimana fa si era addirittura ipotizzata una manifestazione al Palalottomatica di Roma, invece finisce con Silvio Berlusconi che si limita ad un videomessaggio al Tg4 per dire che il ventennale di Forza Italia non andava festeggiato ieri (giorno in cui nel 1994 formalizzò la sua discesa in campo) ma sarà celebrato il 27 marzo, ricorrenza della vittoria elettorale contro la «gioiosa macchina da guerra» di Achille Occhetto. Con buona pace di Raffaele Fitto che al Palatour di Bitritto, alle porte di Bari, raduna circa cinquemila persone per fare gli auguri ad un Cavaliere che però non c'è. Un'assenza pesante e che segna una rottura forte all'interno di Forza Italia, dove da mesi è in atto un braccio di ferro tra i vertici di piazza San Lorenzo in Lucina e l'ex premier che vorrebbe dare una svecchiata al gruppo dirigente puntando soprattutto sull'ex direttore Mediaset Giovanni Toti. Ed è in sua compagnia che Berlusconi si è rimesso in sesto in una beauty farm sul Lago di Garda in vista della prossima campagna elettorale. Ed è proprio da lì che ieri mattina è partita la telefonata con cui il Cavaliere ha fatto sapere a Fitto che non sarebbe potuto andare. Una scelta che, al di là dei toni usati durante il comizio, l'ex ministro pare non aver affatto gradito e che in privato imputa al pressing dei suoi consiglieri più stretti. Una decisione che, al telefono con alcuni suoi colleghi di partito, Fitto non esita a definire «miope» perché a suo avviso Berlusconi avrebbe potuto celebrare il ventennale della discesa in campo «con un bagno di folla di migliaia di persone» e invece «ha scelto di restarsene a casa». Il Cavaliere, dal canto suo, vuole invece evitare di «benedire» con la sua presenza la kermesse organizzata da Fitto e quindi, di fatto, l'ex governatore della Puglia. Qualcuno, è il senso del suo ragionamento, potrebbe infatti interpretare la sua presenza a Bari come un sostegno alle posizioni dell'ex ministro nel braccio di ferro interno al partito. Mentre così non è. Anche se difficilmente lo strappo di ieri resterà senza conseguenze, soprattutto nello scontro interno a Forza Italia. Se nelle prossime due settimane il Cavaliere pare intenzionato a nominare Toti segretario del Comitato ristretto che gestirà il partito, c'è infatti buona parte del vertice di Forza Italia che è pronta a boicottare la corsa al Parlamento europeo dell'ex direttore di Studio Aperto e Tg4. Giornate tese, insomma. Tanto che non è chiarissimo se oltre a non andare fisicamente a Bari Berlusconi abbia voluto evitare anche il semplice collegamento telefonico per un saluto (fatto in tarda sera con una manifestazione organizzata da Jole Santelli a Cosenza, dove definisce quella di Angelino Alfano «una emorragia dolorosa») o se a quel punto sia stato proprio Fitto a declinare l'offerta.
Di certo c'è che alla fine Berlusconi parla. E lo fa attraverso un videomessaggio trasmesso a sera dal Tg4. «Care amiche, cari amici, esattamente 20 anni fa, il 26 gennaio '94 annunciavo la mia discesa in campo e nasceva Forza Italia», ricorda il Cavaliere. «Da allora - prosegue l'ex premier - cominciò la guerra dei 20 anni con la sinistra e il suo braccio giudiziario che non hanno mai rinunciato al loro disegno eversivo perché quando ai cittadini viene tolto il diritto di scegliere da chi essere governati non è più democrazia». Poi un nuovo appello ai moderati per «le sfide che ci attendono», dalle «elezioni europee, alle amministrative fino alle riforme». «Forza Italia – conclude – è rinata, esiste e cresce. Il 2014 sarà il nostro nuovo 1994 e torneremo a vincere per noi, per i nostri figli per la nostra Italia».

In serata si aprono degli spiragli sulla legge elettorale: «Dentro l'Italicum ci sono cose modificabili», dice Denis Verdini al termine di una riunione con il capogruppo Renato Brunetta: «Il ritorno al voto dopo la riforma? Non è argomento di discussione».

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