Questo matrimonio s'ha da pre-regolare! Secondo una ricerca condotta dall’IMR Ricerche/Centro Nazionale Studi e Ricerche sul Diritto della Famiglia il 23% degli italiani non sposati sarebbe favorevole a stipulare un patto prematrimoniale. E se fino ad oggi ne abbiamo sentito parlare quasi esclusivamente in forma di gossip riferito ad attori, cantanti o personaggi più o meno famosi, da domani tutto questo potrebbe cambiare.
La Corte di cassazione, infatti, con la sentenza 23713, ha detto sì alla versione italiana degli accordi presi dai coniugi prima delle nozze, aprendo la strada ai patti prematrimoniali nell’ordinamento giuridico italiano. La sentenza in questione ha ritenuto valido un accordo stipulato tra due futuri coniugi nel quale si stabiliva che, in caso di fallimento dell’unione coniugale, la moglie avrebbe ceduto al marito un immobile di sua proprietà a titolo di indennizzo per le spese sostenute per ristrutturare la casa coniugale, sempre di sua proprietà.
“Si tratta di una sentenza che potrebbe essere definita “storica” – ha spiegato l'avvocato Matteo Santini, direttore scientifico del Centro nazionale studi e ricerche sul diritto della famiglia – in quanto finora la giurisprudenza di legittimità aveva ritenuto nulli i patti sottoscritti prima delle nozze, perché in netto contrasto con i principi di indisponibilità degli status e dello stesso assegno di divorzio”.
“Il documento in questione – ha continuato Santini - può essere considerato a tutti gli effetti un contratto prematrimoniale, a prestazioni corrispettive, con i requisiti della patrimonialità e diretto a perseguire interessi meritevoli di tutela quali, in questo caso, la restituzione sotto forma di trasferimento della proprietà delle somme anticipate dal marito alla famiglia e nell'interesse della stessa, in costanza di matrimonio. Auspico che ora il legislatore prenda atto di tale orientamento giurisprudenziale e si arrivi, finalmente, all'approvazione di una legge che disciplini in modo organico la materia dei patti prematrimoniali. Lasciare aperto un vuoto normativo sulla questione, soprattutto alla luce di tale sentenza, potrebbe costituire un errore grave e pericoloso.
E’ un precedente – ha concluso Santini - destinato a influenzare le future dispute tra coniugi e che darà il via, con ogni probabilità, a una serie di contratti stipulati precedentemente alle nozze, volti a tutelare le parti”.E voi cosa ne pensate, firmereste un patto prematrimoniale se la vostra dolce metà ve lo chiedesse?
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