Milano - Onorevole Matteo Salvini, Papa Francesco va a Lampedusa.
«Diciamo subito che a me questo Papa a pelle piace».
Perché le piace?
«Per come ha cominciato, per la pulizia e il rigore che ha mostrato già nei primi atti».
Ma la sua prima visita fuori Roma, sarà a un centro di accoglienza per immigrati irregolari.
«Il Papa fa il Papa».
Il segnale è forte, possibile che la Lega non protesti?
«In questo caso io scindo il suo ruolo e dico che deve essere il Papa di tutti, anche degli ultimi. E quindi non mi scandalizzo».
Non si scandalizza e non obietta?
«Spero solo che la sua visita non porti altre decine di migliaia di sbarchi. Disperati e potenziali delinquenti».
C'è questo rischio?
«Certo che c'è, soprattutto per la strumentalizzazione che ne stanno facendo personaggi come il presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro Cecile Kyenge e i caritatevoli con i soldi degli altri».
C'è chi dice che forse il Papa avrebbe potuto cominciare da una mensa dei poveri o da un quartiere come Scampia o Quarto Oggiaro.
«E io come segretario della Lega lombarda invito ufficialmente Francesco a venire a visitare uno dei tanti punti di assistenza e di distribuzione di cibo per i poveri italiani che ci sono in Lombardia».
Intanto il Papa va a Lampedusa.
«Io non me la prendo con il Papa, ma con chi usa la sua visita a Lampedua per altri scopi. Il Papa faccia il Papa e i politici facciano i politici».
In questo modo non si legittima la clandestinità e chi chiede di depenalizzare il reato?
«Il reato non si tocca, c'è in tutto il mondo civile dalla Svizzera all'Australia ».
Di questi tempi e ne discute.
«C'è chi vuole ridurre l'Italia a un centro di accoglienza».
Ma in Italia arriva chi sta scappando dalla povertà.
«Ci sono 3 milioni di disoccupati italiani. Cominciamo a ricordarci di quelli. E ricordo che il Vaticano sul suo territorio punisce l'immigrazione irregolare e la presenza di clandestini».
Però il Papa comincia da Lampedusa.
«Se si va a pregare va bene, ma è scandaloso che i politici se ne approfittino per le loro squallide e meschine battaglie».
I morti in mare non meritano compassione e rispetto?
«Giusto il rispetto, ma quella che fa questa battaglia è solo una sinistra a caccia di voti».
Dietro secondo lei c'è soltanto la volontà di dare il voto agli immigrati?
«Certo. Dietro c'è solo il tentativo della sinistra di regalare diritti in cambio di voti».
La Chiesa però si occupa di anime.
«Fortunatamente la Chiesa non è tutta uguale.
Ci sono due Chiese?
«C'è una Chiesa che pontifica dall'alto e quella buona che vive la realtà quotidiana di noi gente comune».
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