Cinquantamila euro da sborsare a Silvio Berlusconi. Beppe Grillo sarà costretto ad allentare - e non poco - i cordoni della borsa. I giudici della prima sezione della Corte d'appello del tribunale di Roma hanno infatti ribaltito una sentenza di primo grado per diffamazione a mezzo stampa, condannando il guru del Movimento 5 Stelle a risarcire per danno patrimoniale il Cavaliere. E a pagare le spese processuali.
Parte lesa nella vicenda era la Fininvest Spa, diffamata da Grillo. L'articolo al centro del procedimento, intitolato Il caso Parmalat e il crepuscolo dell'Italia, comparve nel 2004 su Internazionale. Gli avvocati del Cav avevano chiesto per la vicenda un risarcimento maggiore, pari a 500mila euro. I giudici hanno però stabilito una cifra differente, di molto inferiore, basando la propria decisione sulla bassa tiratura della rivista che ospitava il pezzo.
I legali di Grillo - scrive il Fatto
Quotidiano - avevano chiesto che fosse riconosciuto l'intento satirico dell'articolo. Che non è sembrato però così evidente ai giudici che parlano di un "tono serio e mesto", privo della "volontà di provocare il riso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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