L'Italia «deve continuare a perseguire un bilancio strutturale in equilibrio, ma il risanamento dei conti dovrebbe essere effettuato in maniera più favorevole alla crescita», in particolare rimodulando il rapporto tra entrate e spese. Come? Cercando di ridurre queste ultime, in modo da poter attenuare le tasse. Ad affermarlo è Gerry Rice, direttore del dipartimento comunicazioni del Fondo monetario internazionale, nello stesso giorno in cui la Bce, nel Bollettino mensile, invita il nostro Paese a intensificare l'attuazione delle riforme strutturali. In particolare, sono necessarie ulteriori «misure per ridurre gli alti livelli di disoccupazione, soprattutto fra i giovani». Per raggiungere questo obiettivo, l'Eurotower suggerisce «riforme per ridurre le rigidità strutturali sui mercati del lavoro» che rappresentano uno strumento «a basso costo». Intanto, cattive notizie sul fronte dei prestiti bancari: in marzo, rende noto Bankitalia, si è registrata un'ulteriore stretta al settore privato dell'1,6% annuo (1,4% a febbraio). I prestiti alle famiglie sono scesi dello 0,8% (-0,7% a febbraio); quelli alle società non finanziarie sono calati del 2,8% (-2,7% a febbraio). I tassi scendono leggermente (da 3,98 a 3,9) per i mutui casa e rimangono stabili per le imprese dove restano, come ribadiva la Bce qualche giorno fa, ai massimi livelli nell'Eurozona.
Difficile peraltro che la situazione cambi di molto dopo il taglio dei tassi operato dalla Bce la scorsa settimana visto che la gran parte dei finanziamenti è parametrata all'Euribor, già su livelli inferiori allo 0,5% di Francoforte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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