Dl casa, maggioranza nel caos: manca per tre volte il numero legale

Montecitorio deserta: il decreto non passa. Il M5S ironizza: "Il Pd è in vacanza". E gli sherpa dem provano a richiamare gli assenti

Banchi vuoti alla Camera durante il terzo voto sul dl Casa
Banchi vuoti alla Camera durante il terzo voto sul dl Casa

Il decreto sull'emergenza abitativa apre un nuovo, durissimo scontro a Montecitorio. E la maggioranza va nel pallone e per ben tre volte viene a mancare il numero legale nella votazione sullo stop anticipato alla discussione generale richiesta dai democratici. Così, per evitare il numero legale e non far decadere il testo, il governo ha deciso di mettere la fiducia che si voterà lunedì prossimo.

A nulla è servito il tam tam telefonico della maggioranza per richiamare alla Camera i deputati già partiti per collegi elettorali, dove sabato e domenica saranno impegnati nei comizi per le europee e le amministrative. Alla ripresa della seduta, al presidente di turno, il grillino Luigi Di Maio, non è rimasto che constatare per la terza volta la mancanza del numero legale, rinviare la seduta di un’ora e nel frattempo convocare la capigruppo, che dovrà trovare una soluzione su come chiudere la seduta e aggiornare i lavori sul decreto Casa che scade il 27 maggio. Infruttuoso è stato il lavoro degli sherpa del Pd in special modo, ma anche del Nuovo centrodestra e di Scelta civica per cercare di richiamare i deputati partiti in auto e nemmeno il contributo aggiuntivo dei ministri Maria Elena Boschi e Andrea Orlando, giunti in tutta fretta alla Camera, ha permesso di raggiungere il traguardo. "Il Pd sta in vacanza - ha ironizzato il grillino Alessandro Di Battista - stanno provando a chiamare gli assenti. Genovese non risponde".

Pd e Ncd hanno provato a giocarsi anche la carta del "soccorso esterno". Particolarmenta attivo in Transatlantico è stato Ettore Rosato, segretario d’Aula dem, che si è prima rivolto ai deputati di Sel e poi ai deputati di Forza Italia, ricevendo altrettanti dinieghi. "Per battere i Cinquestelle sarei disposta ad allearmi anche con il diavolo - ha commentato Ileana Piazzoni di Sel - ma a tutto c’è un limite: correre in soccorso della maggioranza sul dl casa non se ne parla proprio". "Con la maggioranza schiacciante che hanno alla Camera - ha detto il forzista Gregorio Fontana - hanno fatto una figuraccia incredibile. Nella scorsa legislatura, il centrodestra, con tutti i problemi che ha avuto, mai e poi mai ha fatto mancare il numero legale".

I grillini, invece, hanno abbandonato in massa l’Aula per non "aiutare" la maggioranza a ottenere il numero legale. "Di legale il Pd non ha più neanche il numero...", ha commentato Di Battista.

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