E «Striscia» smaschera la Boldrini

Dagli strip alla censura: negli anni '80 la presidente della Camera ha collaborato a programmi scosciati. Altro che femminista

E «Striscia» smaschera la Boldrini

Roma - L'evoluzione dei concetti di coscia e libertà nel pensiero della sinistra.
Laura Boldrini scivola su una buccia di Cocco e Striscia la Notizia, impietosamente, la inchioda. Il presidente della Camera si è guadagnata l'onore di un bel Tapiro d'oro grazie alla sua partecipazione come assistente di produzione al programma Cocco firmato da Pier Francesco Pingitore (sì proprio quello del Bagaglino, ndr) in quella occasione coadiuvato dai «ragazzi terribili» Ugo Porcelli e Alfredo Cerruti, storici amici e collaboratori di Renzo Arbore. Indovinate un po' qual era il pepe del programma? Un nutrito gruppetto di ragazze scosciate le «Spogliatelle» che cantavano in coro: «Cocco, cocco de mi vida la mia bocca ancora grida».
Ma in fondo chi non ha commesso qualche errore in gioventù? Era il lontano '88, un'epoca d'oro per la Rai di Enrico Manca e Biagio Agnes e nelle notti d'estate su Raidue impazzava in mutande e reggiseno Gabriella Carlucci, prima donna di Cocco. Varietà cui prese parte la Boldrini e oggi ricordato così proprio dal suo regista, Pingitore. «Un programma realizzato a Napoli, allegro pieno di canzoni - dice Pingitore - Certo le ragazze del balletto non indossavano lo scafandro ma allora nessuno aveva nulla da ridire. Francamente non ricordo la Boldrini e se ora non gradisce più questo tipo di spettacoli pazienza».
Il clima era rilassato e festante e non venivano avanzati dubbi sulla quantità di pelle scoperta delle ballerine. Anzi proprio in quegli anni Alba Parietti sfondava il teleschermo con i suoi spacchi guadagnandosi l'appellativo di «coscia intelligente della sinistra» che per l'appunto mostrava di apprezzare il connubio bella donna voluttuosa/tessera del partito incarnato poi anche da Sabrina Ferilli.
Ora la musica è cambiata per tutti. Da quando siede nello scranno più alto di Montecitorio la Boldini si è impegnata in una crociata contro lo sfruttamento dell'immagine femminile negli spot e nei programmi. Oltretutto mostrando di ignorare che non sono certamente quelli i modelli eventualmente «rischiosi» per gli adolescenti di oggi che guardano semmai alla sboccatissima Miley Cyrus e alla semprediscinta Rihanna, che non si rivestiranno né fermeranno il twerking (lo sculettare ballando) dietro richiesta della Boldrini.
«L'Italia è tappezzata di manifesti con donne discinte e ammiccanti. In tv i modelli sono quelli della casalinga o della donna seminuda. Da lì alla violenza il passo è breve», ha tuonato tempo fa la Boldrini felice per la cancellazione di Miss Italia dalla programmazione Rai definita scelta «moderna e civile». L'ultima puntata della sua crociata prevede l'abolizione degli spot che mostrano donne nel ruolo di casalinga.
Inevitabile quindi che prima o poi il sempre acuto Antonio Ricci la pizzicasse per quel suo peccatuccio di gioventù.

Mentre partecipava al Festiva del Diritto di Padova la Boldrini è stata avvicinata da Valerio Staffelli che, sgusciando tra le guardie del corpo, è riuscito a rivolgerle la seguente domanda prima di essere allontanato a forza: «Non pensa che la sua battaglia per i diritti e l'immagine della donna sia poco coerente con il suo lavoro a Cocco dove c'erano delle donne che ballavano con tutto il sederone di fuori?», le ha chiesto Staffelli. Prevedibile la risposta della Boldrini. «Assolutamente no - ha replicato - Non c'è nulla di incoerente, stia tranquillo». La coscia intelligente non fa più tendenza.

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