Ecco le nuove truffe via mail: occhio alla trappola degli affetti

Finti amici, donne ammiccanti in difficoltà economiche, benefattori fin troppo generosi. E la "firma" in comune è l'italiano zoppicante

Sarà che la crisi aguzza l'ingegno anche di chi ruba ma chi possiede una casella di posta elettronica non si è mai visto recapitare così tanti tentativi di truffa, via mail, come in questi ultimi tempi.
L'ultima, in ordine di tempo, è una lettera che sembra spedita da una persona di vostra conoscenza. Il testo è più o meno questo, errori grammaticali compresi: «Mi auguro di poterci trovare questa volta, Io ho fatto un viaggio a Londra, UK e mi hanno rubato la mia borsa con il passaporto e gli affetti (scritto proprio così n.d.r.) personali. L'ambasciata mi ha solo rilasciato un passaporto temporaneo. Io devo pagare il biglietto e saldare le fatture alberghiere. Io ho fatto contattare la noia banca ma mi ci vorrebbero 5 giorni lavorativi per accedere ai fondi nel conto da Londra. Western Union transfer è la migliore opzione per inviarmi denaro. Fammi sapere se hai bisogno dei miei dati per fare il trasferimento». L'amico che vi ha contattato non è ubriaco, come potrebbe far pensare il testo della lettera, né, soprattutto, ha perso la sua borsa con «affetti» personali in quel di Londra. Probabilmente, qualche giorno prima, ha risposto ad una falsa mail del suo ignaro gestore inserendo le credenziali per un inesistente aggiornamento della casella di posta elettronica. Così facendo ha, invece, permesso al truffatore di entrare nella sua casella e spedire, a tutti i nominativi in rubrica (compreso il vostro), la mail di cui sopra con la speranza di far abboccare qualche pesciolino.
A leggere queste e-mail sembrerebbe quasi impossibile cascarci ma non è così. Chi è solo, ad esempio, è più propenso (con una ricerca su internet leggerete tante testimonianze di nostri connazionali caduti nel tranello) a credere che una bella straniera, dall'italiano un po' stentato, abbia deciso di contattarlo: «Ciao. Ho scoperto il vostro email sul un sito e ha deciso di scriverti. Su di me: ho 30 anni. Cosa ne pensi? Se volete saperne di piu su di me, rispondi a me la mia e-mail. Spero che tu mi scriva presto! Dasha». Anche in questo caso, le vostre antenne (si spera solo quelle) dovrebbero drizzarsi. Giocando sulla solitudine di tanti single gli scammers mandano, infatti, queste mail dove sedicenti bellissime ragazze (di solito si fingono russe o ucraine), con tanto di foto (falsa) desiderano sistemarsi proprio con voi. Vi accorgerete, presto, che la vostra ragazza dei sogni ha casualmente bisogno di soldi (per biglietto aereo o visto d'ingresso). Il vostro cuore di latin lover vi spingerà a spedire gli euro e, da quel momento, di Dasha e di ogni altra ragazza virtuale non vi sarà più traccia.
È quasi matematico poi che vi sia arrivata, nel tempo, una mail appartenente alla categoria «truffa alla nigeriana», raggiro che risale addirittura al 1992 (in America frutta 100 milioni di dollari l'anno). A scrivervi è uno/a sconosciuto/a che vuole fare o una grossa donazione o sbloccare una somma consistente in banca. Per farlo ha casualmente bisogno proprio di voi come prestanome e per convincervi vi saranno spediti anche falsi documenti o, in alcuni casi, addirittura organizzati incontri. Naturalmente dovrete anticipare, come minimo, i soldi del notaio o dell'avvocato per la pratica. In cambio vi viene promessa una grossa fetta della somma in ballo che mai vedrete. Leggete l'ultima versione religiosa: «Saluti Calvario a voi nel nome di nostro Signore. Io sono la signora Anderline Aman dal Kuwait. Ero sposata con Mr. Jamil Aman. Prima della sua morte, siamo stati entrambi crediamo in Dio. Mia cara, come figlio del Dio vivente, si dovrebbe sapere che le nostre vie non sono le sue vie. Quando mio marito era vivo ha depositato la somma di US $ 3,5 milioni di dollari in una banca qui a Abidjan Costa d'Avorio. Recentemente, il mio dottore mi ha detto che non sarebbe durata per il periodo di nove mesi a causa del mio problema cancro. Ho deciso di donare questo fondo ad una organizzazione di carità, chiesa, organizzazione cristiana, o di un vero credente, che utilizzerà questi soldi la strada che sto per istruire qui. Io voglio che tu a gestire da soli. Mandami il vostro nome e indirizzo». Altro che settimo comandamento.
Infine, attenzione anche a mettere i prodotti in vendita. Potreste essere contattati da un aspirante acquirente straniero che inizialmente si dirà disposto a pagare i soldi da voi richiesti. Casualmente, però, quando dovrà spedirvi il denaro (sul conto che voi gli avrete indicato) vi dirà che la sua banca, non fidandosi di voi, sbloccherà il pagamento a vostro favore solo se avrete già spedito l'oggetto.

Questo -si giustificherà lui-, la banca lo fa per evitare al suo cliente di cadere vittima di una truffa. Voi spedirete il pacco con tanti saluti al vostro compenso.
E pensare che Totòtruffa '62 pareva sì un film comico ma irreale.

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