Ecco il Nuovo centrodestra: 30 senatori e 29 deputati

I nomi di chi aderisce al movimento di Alfano. Formigoni: "Non è una scissione"

Ecco il Nuovo centrodestra: 30 senatori e 29 deputati

Trenta senatori e ventinove deputati. Questi i numeri del Nuovo Centrodestra, il movimento nato dagli "scissionisti" del Pdl guidati da Angelino Alfano. I due gruppi parlamentari sono stati costituiti ufficialmente oggi alla Camera e al Senato dopo lo strappo della scorsa settimana.

A guidare i senatori sarà "pro tempore", Laura Bianconi, che oggi ha annunciato in Aula la nascita del gruppo. Tra i 30 senatori "alfaniani" c'è anche l'ex capogruppo Pdl al Senato Renato Schifani. Questi i nomi di chi aderisce al Nuovo Centrodestra a Palazzo Madama: Laura Bianconi (presidente pro tempore), Giovanni Bilardi, Luigi Compagna, Paolo Naccarato, Piero Aiello, Andrea Augello, Antonio Azzollini, Antonio Stefano Caridi, Federica Chiavaroli, Francesco Colucci, Antonio D’Alì, Nico D’Ascola, Giuseppe Esposito, Massimo Cassano, Roberto Formigoni, Antonio Gentile, Carlo Giovanardi, Marcello Gualdani, Franco Conte, Bruno Mancuso, Giuseppe Marinello, Giuseppe Pagano, Gaetano Quagliariello, Luciano Rossi, Maurizio Sacconi, Salvatore Torrisi, Simona Vicari, Guido Viceconte e Mario Dalla Tor.

A Montecitorio sarà invece Enrico Costa il capogruppo "pro tempore". Questi i deputati di Ncd: Angelino Alfano, Gioachino Alfano, Paolo Alli, Maurizio Bernardo, Dorina Bianchi, Antonino Bosco, Raffaele Calabrò, Luigi Casero, Giuseppe Castiglione, Fabrizio Cicchitto, Enrico Costa, Nunzia De Girolamo, Alberto Giorgetti, Vincenzo Garofalo, Antonio Leone, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi, Dore Misuraca, Antonino Minardo, Alessandro Pagano, Filippo Piccone, Vincenzo Piso, Sergio Pizzolante, Eugenia Roccella, Barbara Saltamartini, Gianfranco Sammarco, Rosanna Scoppelliti, Paolo Tancredi e Raffaello Vignali.

Intanto Roberto Formigoni spiega che "non è corretto parlare di una scissione", perché di fatto il Pdl non esisteva più da una ventina di giorni dopo una "delibera dell'ufficio di presidenza".

E assicura: "La nostra non e' una scelta neocentrista: stiamo con piedi e testa nel centrodestra, ma in una fase drammatica come questa collaboriamo con l'avversario storico". Quanto alle prossime europee, "puntiamo alla doppia cifra da subito, ci vedranno schierati ognuno con la propria bandiera".

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