Ecco il piano di Berlusconi: corsa a premier con i giovani e nuovo simbolo

Spinto dai sondaggi, Berlusconi ha avviato un giro di consultazioni che andrà avanti fino ad agosto. I nodi da sciogliere: il nuovo nome del partito e la persona che affiancherà l'ex premier. Si parla di Alfano ma si fa largo l'ipotesi di una donna

Ecco il piano di Berlusconi: corsa a premier con i giovani e nuovo simbolo

Roma - Silvio Berlusconi, il giorno dopo l’ennesima conferma della sua volontà di scendere in campo, scorre i commenti dei suoi avversa­ri e saluta con un­sorriso lo scompi­glio che la sua presenza sulla scena ancora suscita. «Meno male che lo spread oggi è rimasto stabile altri­menti avrebbero detto che è colpa mia» la battuta che si lascia sfuggire parlandoconunparlamentare. Na­turalmente la sua candidatura in pectore è ancora un romanzo aper­to. «Come avete visto non ho rila­sciato dichiarazioni. Non fatemi parlare»,l’unica frase ufficiale,pro­nunciata in serata con un sorriso. Accompagnata, però, da una sorta di ammissione mascherata. «Vari imprenditori mi dicono che tutto il mondo industriale vuole il mio ri­torno ». Una frase che fa capire co­me l’intenzione di mollare gli or­meggi e lasciarsi verso una nuova avventura sia ormai acclarata.

L’ultimo tassello è arrivato ieri, con i sondaggi interni, pubblicati dal Corriere della Sera , secondo cui il Pdl potrebbe scendere al 10% senza di lui. Un dato che potrebbe risalire al 18% con Alfano premier e Berlusconi presidente del parti­to, ma che potrebbe sfondare il 30% se a candidarsi fosse proprio il Cavaliere. In effetti sono settima­ne che l’ex premier continua a stu­diare le strategie in vista del 2013. Avrebbe sondato, negli incontri del lunedì a Villa Gernetto e del gio­vedì a Palazzo Grazioli, molti im­prenditori ed esponenti della so­cietà civile (mentre lunedì incon­tr­erà all’università delle Libertà al­cuni economisti per discutere del­la crisi economica e dell’euro).
Un giro di consultazioni destinato a continuare fino alla fine di agosto quanto Berlusconi potrebbe scio­gliere la riserva e rivolgere un nuo­vo appello al Paese (per questo avrebbe rinunciato alle vacanze per prepararsi ad Arcore, anche con l’aiuto di una dieta dimagran­te). Consultazioni dovute anche al fatto che il presidente del Pdl conti­nua a meditare sull’idea di inseri­re fo­rze fresche e capaci di ricostru­ire un rapporto con il territorio, so­prattutto in Lombardia e Veneto da cui dovrebbe avvenire il battesi­mo della nuova ripartenza.

L’idea è quella di rivolgersi agli elettori e lanciare un appello in di­fesa della tradizione moderata. «Perché ancora oggi non ho rinun­ciato al sogno di rendere governa­bile l’-Italia e realizzare una vera ri­voluzione liberale ».«I sondaggi di­cono che nessuno ha più consensi di me, se mi candido ce la possia­mo fare », il suo ragionamento. So­prattutto se dovesse passare il pre­mio per il primo partito. Un ulterio­re aiuto potrebbe arrivare dal no­me. Berlusconi sta pensando di cambiarlo«entro l’estate»,ufficia­lizzandolo con la convocazione di un Consiglio nazionale. La sua op­zione preferita rimane Forza Ita­lia, « brand non logorato, il primo nel gradimento tra quelli testati. Richiama una stagione di grandi speranze e di cambiamento». Ma in merito c’è da superare il (semi) veto degli ex An. Nell’immediato, per segnare il suo pieno ritorno sul­la scena, potrebbe capitanare la delegazione del Pdl che dovrà tes­sere la trama della nuova legge elettorale. Per completare il qua­dro restano due elementi. Il primo è individuare una figura femmini­le che lo possa affiancare in un eventuale ticket.

Un’idea lanciata a Tgcom24 da Daniela Santanchè­«Io non aspiro a nulla ma sarebbe un’idea illuminante»-e che incon­tra consensi dentro il partito. La presenza di una donna consenti­rebbe di riallacciare il filo del dialo­go con l’elettorato femminile do­po l’uragano del caso-Ruby. Il se­condo è il recupero dei rapporti in­ternazionali. Berlusconi continua a sottolineare di avere un rapporto «cordialissimo» con Angela Me­rkel. «La stimo per la franchezza, la serietà, la competenza. Apparte­niamo entrambi alla famiglia del Ppe e ci consultiamo spesso», il suo pensiero.

Parole che hanno il sapore di un messaggio di rassicu­razione inviato ai partner europei ai quali vuole far sapere che la sua intenzione non è cavalcare l’anti­politica ma tornare a esprimere pienamente la sua leadership.

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