Roma - L’idea è quella di ripartire dai cittadini, di intercettare le ragioni profonde della rabbia dell’elettorato e provare a invertire la rotta. Impresa difficile, difficilissima in tempi di antipolitica e di fronte a un elettorato di centrodestra in cerca di rappresentanza. Il Pdl, però, vuole provarci e sta lavorando sotto traccia per presentare, entro un paio di settimane, un vero e proprio patto per il rilancio dell’economia.
Il lavoro è entrato ormai nel vivo. La prima indicazione era stata fornita da Angelino Alfano all’assemblea annuale dei commercialisti.
«Dobbiamo fare un piano per l’abbattimento del debito con la vendita del patrimonio immobiliare e degli asset non strategici. Questo va fatto per il bene del ceto medio che è il cuore pulsante della società e che oggi teme il rischio dell’impoverimento» la convinzione espressa del segretario. Un indizio al quale si era aggiunto un ulteriore elemento da parte di Gregorio Fontana, uno dei dirigenti più vicini al segretario. «Il piano che noi abbiamo ben chiaro e sottoporremo con forza a Monti è non solo quello di cercare risorse da una spending review seria, ma anche da un piano di dismissione del patrimonio dello Stato» spiegava il deputato bergamasco. «Come un buon padre di famiglia, che per far fronte alla situazione economica vende la sua seconda casa, lo Stato ha un enorme patrimonio, 3-400 miliardi di euro che possono essere liberati e messi in circolo per diminuire il debito e far scendere le tasse».
L’operazione è ovviamente ambiziosa - «dovremmo riuscire a convincere Monti a fare quello che Tremonti non ci ha consentito di fare» commenta un alto dirigente del partito - ma è evidente che è anche su questo terreno che si gioca il tentativo di rimonta e di inversione del termometro della credibilità del Popolo della libertà sia presso i settori produttivi del Paese ma anche, più in generale, presso gli elettori. In molti tornano con la mente alla misura sulle compensazioni tra crediti con la pubblica amministrazione e debiti con il fisco, una proposta inizialmente bollata come eretica e pericolosa sia dallo stesso Mario Monti che dalle altre forze politiche e poi imposta all’attenzione pubblica e approvata in Parlamento. Liberare risorse, d’altra parte, viene considerato vitale per recuperare l’interlocuzione con il bacino elettorale di riferimento per i moderati. Una condicio sine qua non per tradurre in pratica quella offensiva anti-Iva e anti-Imu periodicamente annunciata dai dirigenti di Via dell’Umiltà.
A questo punto il Pdl si concede massimo due settimane per concludere il lavoro e avere il documento pronto, da sottoporre poi al vaglio finale di Silvio Berlusconi.
I dirigenti che se ne stanno occupando più da vicino sono in primis Renato Brunetta ma anche Paolo Romani, Raffaele Fitto e Luigi Casero. Ci sarebbero stati anche alcuni confronti con economisti esterni sul tema della dismissione del patrimonio mobiliare e immobiliare - anche con l’abbassamento della presenza dello Stato nelle società a prevalenza di capitale pubblico - e il Pdl ne avrebbe parlato anche con Edward Luttwak, da sempre fautore di questa tesi.
Per il Pdl alla luce dei risultati non proprio lusinghieri ottenuti con la politica di incremento della pressione fiscale e del «fisco spettacolo», sposata dal governo Monti, è arrivato il momento di invertire la rotta, limitare la tentazione del governo di procedere a ulteriori strette che potrebbero provocare un avvitamento dell’economia e trovare il modo di restituire ossigeno ai ceti produttivi, alla disperata ricerca di aiuto e di un segnale di attenzione da parte delle istituzioni. Su questo tema così strategico, peraltro, in vista delle «primarie del programma», c’è chi immagina la possibilità di accogliere contributi esterni al partito e mobilitare la partecipazione dell’elettorato.
Sullo sfondo c’è chi annuncia la propria personale disobbedienza rispetto al pagamento dell’Imu, come Daniela Santanchè. «Io non pagherò l’Imu,non essendo una cittadina qualunque, mi faranno delle azioni di controllo, ma sono disposta a investire su questo e a pagare qualsiasi sanzione».
Il più grande e costoso inganno dei politici, di privatizzare tutto ciò che "da sempre" è stato amministrato e gestito dallo Stato, è stata la privatizzazione. Luce, gas, trasporto, telefonia, autostrade, tutto sta diventando servizi talmente costosi che il ceto più povero spicca dei salti mortali per usufruirgli.
Si vergogni! State tradendo tutti noi che nutrivamo fiducia nel PDL e Forza Italia! La linea Monti sembra prevalere: cioè non prelevare da quelli più abbienti ed evasori di prestigio...
Scendete dalle auto blu e vedete quanto costa fare Roma-Milano in autostrada o in che condizioni versano i treni che usano i comuni mortali ogni giorno..allora vi accorgerete del perchè nessuno ha nemmeno più la voglia di ascoltare le vostre barzellette.
serva per garantire stipendi e prebende ai soliti noti. La pressione fiscale è intollerabile per cui
si devono ridimensionare molte spese inutili e dannose per la nostra economia, in particolare:
alleggerire i costi della politica e dei bojardi di stato compresi gli affollati consigli di amministrazione delle società pubbliche o partecipate, eliminare le missioni militari estere che non hanno prodotto nulla di significativo ma solo spese a gogò.
LA SOLUZIONE E' UNA SOLA:TAGLIARE!!!! ALFANO SVEGLIA!!!
LA SOLUZIONE E' UNA SOLA:TAGLIARE!!!! ALFANO SVEGLIA!!!
Una cosa così in Italia è impossibile. Io vorrei sapere : 1) l'elenco completo ed esaustivo dei beni che si vogliono vendere 2) il prezzo a cui vengono proposti e il prezzo d'acquisto 3) da chi vengono acquistati 4) vorrei che non potessero essere acquistati da parlamentari, parenti di parlamentari o società riconducibili ad essi 5) vorrei che l'eventuale asta avesse come pretendenti il 30% di soggetti esteri 6) vorrei che la procedura fosse governata e controllata da una commissione del parlamento europeo.....
E anche così non starei del tutto tranquillo che qlc nostro politico non ci metta le mani; badate che parlo di Pdl,Pd,Idv,Sel,Udc ecc.......tutti
bia rotta a 360 gradi o è destinato a scomparire la gente aveva accordato tanta fiducia e
il PDL unito alla lega ha dilapidato quanto gli elettori avevano dato ora la gente è stufa di
promesse proclami programmi annunciati e mai attuati oggi abbiamo urgente bisogno di
fatti concreti di provvedimenti che riguardano le famiglie i giovani e i pensionati ed invece
si parla solo e sempre di riforma elettorale e della costituzione anche queste sempre pro
messe ma mai fatte come la riduzione dei Parlamentari ma sarebbe ora di ridurre la poli
tica ed i suoi costi a tutti i livelli è questo che vogliono i cittadini se non vogliamo cadere nel qulunquismo fate cose concrete e non i soliti annunci solo così potete riacqui
stare la fiducia dei vostri elettori ma subito prima che sia troppo tardi
“Le oligarchie comandano, le tecnocrazie governano, i politici parlano e vanno in tv, il popolo vota i politici.” Dietro queste affermazioni ci sono grandi contenuti, chi sono le oligarchie? Sono le banche centrali ed ordinarie che emettono o stampano moneta o credito, banconota o creditizia, dal nulla.
Le tecnocrazie sono gli esperti, gli studiosi, coloro i quali sono in grado di mettere in campo la funzionalità armoniosa di questo sistema. Poi ci sono i politici, questi non sono il potere ma svolgono la funzione che svolgono i venditori in un’azienda. I venditori infatti vengono istruiti sulle caratteristiche del prodotto da vendere e vengono mantenuti e vengono anche muniti di un listino prezzi. La loro discrezionalità di manovra sta nella gestione della scala sconti: nulla più. Quindi in realtà i politici sono il paravento del potere
Ma non siate ridicoli. Come fa un governo con pochi mesi di vita a fare un programma di dismissione immobiliare?
Gli unici rimasti coerenti e credibili e forti critici delle misure di quell'incapace di Mario Monti, sono Daniela Santanchè e Maurizio Gasparri. Mi auguro che Alfano e Berlusconi si troveranno isolati dalla gente tradita, e che avremo in Santanchè e Gasparri, capaci di contrastare e sconfiggere sciagure come Bersani e Vendola.
Niente, non ci sentono proprio da quest'orecchio.....
Vendete i beni privati di politici e manager di stato e vedrete che ne avanzeranno di soldi per dare ai cittadini quei servizi che colpevolmente oggi non fornite!!
Il PDL dovrebbe iniziare a dire qualcosa che interessa i propri elettori, annichiliti da una gravissima crisi economica e da un governo, appoggiato dallo stesso PDL, che non ha fatto altro che tassare, tassare, tassare, tassare ad libitum...
Svendita per amici e conoscenti.
Forse avete la memoria corta, già è stato fatto di svendere le attività produttive ad amici e conoscenti a prezzi di fondi di magazzini.
Sono *******ate che possiamo fare solo noi italiani
e di conseguenza ridurre l'enorme massa di interessi che ci assillano.
La buona politica poi, prosegue con la spending review cioè si deve iniziare a tagliare le spese inutili, avere la determinatezza di ciò che costa ogni singolo dipendente ovvero ogni singolo politico non solo per ciò che riguarda lo stipendio, ma tutto ciò che gli gira attorno, tipo il cellulare, l'auto usata per andare a fare la spesa, il pieno di benzina anche per scopo privato, treni, aerei, ristoranti, alberghi, viaggi fatti per proprio piacere e addossati alla collettività; parenti sistemati in ranghi pletorici della pubblica amministrazione con ottimi stipendi. E comunque una sana spendin review inizia a tagliare dall'alto.
Forse gli unici che non sono controllabili e hanno grandi possibilità finanziarie, potrebbero essere gli stessi membri delle Caste per i quali sarebbe un ottima occasione per acquisire beni preziosi a metà prezzo.
Potrebbe forse essere questa l'idea dietro la proposta del Pdl?.
Spero di no ma in Italia tutto sembra possibile.
Per me forze armate che costano circa 30 miliardi annui,organizzate come sono organizzate con una quantità di ufficiali e sottufficiali fuori da ogni logica, sono troppi.
10 miliardi sono sufficienti.
Le caserme sono strategiche?
Cosa è strategico?.
Non vorrei che questo termine sottintendesse che si tratti di beni nei quali il ceto di potere e politico possa continuare a pescare voti,soldi,clienti.
Io alienerei tutto.
esercito compreso.
Tutto privato.
Stato minimo.
Le mezze misure sono controproducenti.
Per i cittadini,ovviamente.
È così che si risolvono i problemi... per 6 mesi. E in mutande dopo. Complimenti!
Bye-bye PIDDIELLE.
la sola aeronautica dovrà in futuro coprire tutto il teritorio nazionale con 34.000 uomini
(ora ne ha 44.000)!se pensi che il comune di roma,tra dipendenti e società municipalizzate impiega 62.000 persone!dopo la riforma prevista avremo più membri delle forze dell'ordine rispetto a quelli delle forze armate,eppure come sicurezza siamo messi male,visto che magari sono impiegati in scorte ai soliti noti!pensa poi che ci sono posti in cui sono presenti gruppo/compagnia dei carabinieri ed il commissariato di polizia,o stazioni dei carabinieri di 5/6 militi in piccolissimi centri!una razionalizzazione di tali forze sul territorio male non farebbe!
per diminuire i debiti e non per far camminare una gestione fallimentare ancora per
qualche mese !!! Sempre più mi convinco che questi malati di incapacità congenita,
di stupidità abissale, bisognerà cancellarli tutti alle prox elezioni. Questi sono dei
veri siluri vaganti.
Hanno promesso l'eliminazione dell'ICI e ci hanno servito la maledetta porcata dell'IMU!
Continuano a sostenere un governo golpista.
E noi dobbiamo ancora credere a questi fantocci? Mai più il mio voto a loro. MAI!
totale disistima di cui gode chi periodicamente la ripropone. E allora:
tagliare le province, i parlamentari, il finanziamento ai partiti etc. etc. etc.
Soldi freschi, immediati e senza mettere la mani nelle tasche degli Italiani.
dal comune buon senso,oltre che dalla Sig.ra Santanchè ,limitandosi a pagare solo quanto previsto per la prima casa e rinviando a data da destinarsi il resto dell'Imu,che comprende anche la famigerata tangente del 50% pretesa da Cosa Loro, sarebbe un primo mattone posto sull'edi=
ficio del lento ma graduale ripristino della democrazia ( ma cosa vorrà mai dire questa strana parola ? ) nel nostro avvilito e disgraziato Paese.
Questo non risolverà la crisi anzi lascerà senza lavoro, senza soldi e senza più neanche il patrimonio pubblico noi italiani e dopo rimarranno solo le tasse e una classe dirigente corrotta e anti-italiana.
Prima di vendere ciò che è degli Italiani dovete fare un referendum e chiederci il permesso! Credevo che il PDL avesse almeno un briciolo di amore patrio ma ha domistrato invece di essere corrotto, anti-italiano e di essere pronto a vendere l'Italia e gli Italiani come i comunisti.
Soluzione per la crisi? Uscire dall'euro e cambiare totalmente questa classe dirigente facendo scegliere direttamente a noi Italiani da chi farci govrenare.