Bianchetto alla mano, il presidente dell’Adnkronos Giuseppe Marra è pronto a correggere tutti i giornalisti che si azzarderanno a usare il termine "clandestino" nei futuri dispacci di agenzia. Guai a usare quella "parolina" sgradita alla neo presidente della Camera Laura Boldrini.
"Raccogliendo la sollecitazione di Carta di Roma e la storica battaglia condotta dalla presidente Laura Boldrini", l'Adnkronos ha annunciato ieri che i lanci non conterranno più la parola "clandestino" riferita agli immigrati in Italia (leggi il comunicato). "Faranno eccezione solo le eventuali dichiarazioni contenute in comunicati stampa e riportate tra virgolette - si legge nel comunicato stampa pubblicato ieri - anche nella trascrizione delle interviste e delle dichiarazioni raccolte, la parola 'clandestino' sarà evitata, a meno che essa non sia ritenuta indispensabile-opportuna per chiarire il pensiero dell'intervistato o per riprodurre fedelmente il linguaggio dello stesso".
Come ricorda Libero (leggi l'articolo), la Carta di Roma è un documento che prescrive ai giornalisti un linguaggio politicamente corretto. In realtà, la decisione dell'Adnkronos è tesa, per stessa ammissione dell'agenzia, a far felice la Boldrini che, quando ricopriva l'incarico come portavoce al Commissariato Onu per i rifugiati, si è sempre battuta perché il termine "clandestino" venga cancellato dal vocabolario.
Insomma, anche quegli immigrati che risiedono illegalmente sul nostro territorio non potranno essere appellati "clandestini". Irregolare, forse. Migrante, sicuramente. Rifugiato, ancora meglio. Richiedente asilo, benissimo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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