Fassina: "Esiste un'evasione fiscale di sopravvivenza"

Il responsabile Economia del Pd si è reso conto che "la pressione fiscale è insostenibile". Il centrodestra lo dice da anni

Fassina: "Esiste un'evasione fiscale di sopravvivenza"

Incredibile ma vero, se n'è accorto anche Stefano Fassina: la pressione fiscale in Italia "è insostenibile, c’è una relazione stretta tra pressione fiscale, spesa e sommerso, e c’è una evasione fiscale di sopravvivenza". Il viceministro all’Economia lo dice in un convegnosu fisco ed economia sommersa organizzato da Confcommercio. E fa riflettere che a pronunciare una frase così sia un esponente del Pd fieramente di sinistra. Fassina subito puntualizza: "Senza voler strizzare l’occhio a nessuno, senza ambiguità nel contrasto all’evasione, non è una questione prevalentemente morale. Ci sono ragioni profonde, strutturali, che spingono tanti soggetti economici a comportamenti di cui farebbero volentieri a meno". E il problema principale qual è? "La pressione fiscale insostenibile".

Iva, cancellare l'aumento è una priorità

Il viceministro si dice convinto che "cancellare l’aumento dell’Iva è, per quanto mi riguarda, una priorità. Ritengo che vada confermato e attuato l’impegno alla cancellazione dell’aumento dell’Iva, per ora soltanto posticipato al 1° ottobre". Fassina ha poi sottolineato che "in una situazione di sofferenza così acuta l’aumento è un intervento recessivo sul piano economico e aggressivo sul piano sociale". Anche sull'Iva, dunque, Fassina sposa le tesi da sempre sostenute dal centrodestra.

Nessuna manovra correttiva a settembre

"Non è alla luce nessuna manovra correttiva" a settembre con l’aggiornamento del Def, sottolinea il viceministro dell’Economia. "Dobbiamo fare riferimento al saldo strutturale che è in pareggio come da impegni presi a Bruxelles. Dobbiamo costruire una manovra che alloca le risorse in modo più efficiente e utilizzi gli spazi di flessibilità conquistati con l’uscita dalla procedure di infrazione".

Befera: 12-13 miliardi recuperati dall'evasione

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, parlando di lotta all’evasione ha snocciolato alcuni dati: "Noi ogni anno recuperiamo dai 2 ai 3 miliardi in più rispetto a quanto previsto nel bilancio preventivo. Quest’anno siamo perfettamente in linea con il trend dell’anno scorso, quindi il risultato a fine anno può essere di 12-13 miliardi".

Per Befera
è possibile "impegnare queste risorse aggiuntive in modo da dare un segnale che il recupero dell’evasione paga perché fa abbassare le tasse. Credo - afferma - sia un segnale che è possibile dare".

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