Da Fassino a Pisapia, quei vip "affezionati"

Il sindaco di Milano è stato l'avvocato di Fiesoli ed entrò nel comitato scientifico

Da Fassino a Pisapia, quei vip "affezionati"

L'albo d'onore del Forteto è un florilegio di vip della sinistra. Piero Fassino e Livia Turco, Rosy Bindi e Susanna Camusso, Tina Anselmi e Riccardo Nencini. L'ex governatore Claudio Martini vi chiuse la vittoriosa campagna elettorale per le regionali del 2005 mentre Antonio Di Pietro, che nel novembre 1997 fu candidato nel Mugello contro Giuliano Ferrara nelle suppletive per il Senato, scrisse la prefazione al volume Fili e nodi di Rodolfo Fiesoli detto il Profeta che però Piero Tony, ex presidente del tribunale dei minori di Firenze ora procuratore della repubblica di Prato, chiama confidenzialmente «Foffino».
Padre Alex Zanotelli fece tappa nel 2003 con la sua Carovana della pace: pranzò al Forteto, dove «più famiglie alla luce del Vangelo vivono controcorrente attraverso il lavoro di diverse cooperative e la comunione dei beni». Ci sono foto dell'attuale governatore Enrico Rossi, dei sindaci della zona, dell'ex senatrice Vittoria Franco membro della Commissione parlamentare per l'infanzia, e della senatrice Anna Serafini, moglie di Fassino e nativa del Senese, ex presidente della Consulta per l'infanzia e responsabile dei Ds per le politiche minorili. Nel 2010 fu presentato al Senato il libro che raccontava l'azione della Fondazione in sei scuole del Mugello.
Il Forteto era il fiore all'occhiello della sinistra fiorentina. Ogni personaggio di riguardo vi veniva condotto a fare passerella. Ovviamente a loro erano mostrati soltanto gli allevamenti di razza chianina, il caseificio da cui esce un apprezzato pecorino, lo spaccio in cui si trova dal pane biologico alla birra artigianale. Tutti ignoranti? Nessuno sapeva che Fiesoli era stato arrestato nel 1979 e condannato in via definitiva nel 1985 (due anni di reclusione) assieme a Goffredi per maltrattamenti a una ragazza a lui affidata, atti di libidine violenta e corruzione di minorenne?
Sicuramente non era all'oscuro della situazione l'avvocato Giuliano Pisapia, oggi sindaco di Milano, che fece parte del collegio che patrocinò il Profeta in Cassazione. La difesa di Pisapia non evitò a Fiesoli e Goffredi la condanna definitiva. Il Forteto si aggiunge all'elenco di «indifendibili», come il terrorista turco Ocalan, ai quali l'avvocato milanese garantiva un diritto costituzionale alla difesa. Tuttavia con la comunità del Mugello il legame superò il semplice rapporto tra accusato e legale. Pisapia era convinto della bontà di ciò che avveniva nella villa degli orrori, tant'è vero che nel 1998 accettò di entrare nel comitato scientifico della Fondazione Forteto, nominato dal consiglio di amministrazione dell'ente. Con Pisapia facevano parte del comitato anche l'ex presidente del tribunale per i minori Gianfranco Casciano, l'ex giudice minorile Antonio Di Matteo, l'ex deputato (Rifondazione e Comunisti italiani) Eduardo Bruno, la scomparsa deputata Dc Tina Anselmi, l'ex pm Andrea Sodi, l'ex capo dell'Ufficio minori della questura di Firenze Mariella Primiceri.
SteFil


Anche Rosy Bindi, come Livia Turco e Tina Anselmi fa parte dei vip di sinistra ammiratori del Forteto


È stato l'avvocato di Fiesoli nel processo che lo condannò nell'85 e poi entrò nel Comitato scientifico


La moglie di Fassino è stata in visita a Forteto come responsabile politiche minorili degli allora Ds

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