Fonti Pdl: Marina Berlusconi pronta a scendere in campo

Secondo fonti vicine al partito, la figlia del Cav sarebbe pronta a guidare la rinata Forza Italia. Per il momento si tratta di una ipotesi: non ne avrebbe ancora parlato col padre

Marina Berlusconi, presidente di Mondadori e Fininvest
Marina Berlusconi, presidente di Mondadori e Fininvest

Dopo mesi di indiscrezioni puntualmente smentite, Marina Berlusconi sarebbe pronta a scendere in campo per guidare la rinata Forza Italia. Mentre il vicepremier Angelino Alfano si appresta a radunare la pletora di colombe in un nuovo soggetto politico, la figlia primogenita di Silvio Berlusconi avrebbe manifestato indignazione nei confronti di quella parte del Pdl che starebbe per voltare le spalle al padre votando la fiducia al governo guidato da Enrico Letta. Secondo fonti vicine al Pdl, la presidente della Mondadori e della Fininvest avrebbe bollato i pidiellini "scissionisti" con l'epiteto di "traditori". Al momento non avrebbe ancora preso alcuna decisone definitiva. Eppure la tentazione si starebbe facendo, di ora in ora, sempre più forte. Un'eventualità su cui starebbe ragionando in queste concitatissime giornate di crisi politica, pur non avendone ancora discusso in termini definitivi nemmeno con il padre.

"Il Paese sta vivendo una crisi molto importante...", aveva commentato Marina Berlusconi sabato sera dal teatro Alla Scala di Milano. Dopo l'acuirsi della crisi politica che, dopo lo strappo di Alfano e dei ministri dimissionari, ha contagiato anche il Pdl, è quindi tornata a circolare con forza la voce di una discesa in campo. La primogenita del Cavaliere avrebbe espresso con i suoi più stretti collaboratori una forte amarezza verso chi nel Pdl si sta preparando a lasciare il partito pur di tenere in vita Letta votandogli la fiducia. "Il presidente di Mondadori - riferiscono fonti parlamentari - non avrebbe ancora sciolto la riserva". Tutto dipenderà anche da cosa faranno i cosiddetti dissidenti pidiellini guidati da Alfano. In caso di scissione interna, la tentazione della figlia del leader azzurro diventerebbe fortissima. Per tutto il giorno il vicepremier ha fatto la spola tra Palazzo Grazioli e Palazzo Chigi. Dopo un incontro interlocutorio con Berlusconi, durante il quale sarebbero rimasti entrambi fermi sulle proprie posizioni, il segretario del Pdl ha presieduto coi ministri dimissionari (Gaetano Quagliariello, Maurizio Lupi, Beatrice Lorenzin e Nunzia De Girolamo) per fare il punto della situazione e decidere se dar vita o meno ad un nuovo gruppo a sostegno di Letta. "La maggior parte del partito non vuole chiudere questa esperienza di governo", avrebbe detto il vicepremier a Berlusconi ribadendo l’intenzione di sostenere l’esecutivo e chiedendo un riequilibrio del partito. Sul tavolo di Palazzo Grazioli avrebb messo un elenco di parlamentari non disposti a sfiduciare Letta.

Anche in queste ore concitate, il Cavaliere punta a salvaguardare l’unità del partito. L’accelerazione delle colombe, però, non è stata affatto gradita e cresce l’amarezza per l’ex delfino.

In quest'ottica un'eventuale discesa in campo della figlia potrebbe ricompattare il centrodestra e tirare la volata a Forza Italia in vista delle prossime elezioni. "Spero che l'impegno di Marina venga confermato - ha commentato Michaela Biancofiore - ho il voltastomaco innanzi a certa politica di palazzo che ricorda le Idi di Marzo".

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