Come molti altri Giulia Innocenzi ama raccontare sui social media tutto quello che fa. Ecco l'ultima cosa che ha scritto su Facebook: "Di rientro da pedalata Riccione-Rimini dove ho contato una trentina di prostitute. Chissà quanti i clienti (magari molti elettori Pdl). Meglio legalizzare, riaprire le case chiuse e tirare su qualche miliardino di entrate fiscali. Ma la maggioranza dei politici - come la popolazione che rappresenta - è troppo ipocrita per approvare una misura del genere".
Da buona conoscitrice dei mezzi di comunicazione la collaboratrice di Michele Santoro sa bene che ogni "sparata" può servire a catturare l'attenzione dei media. Così lei cosa fa? Per portare acqua al suo mulino (il suo legittimo punto di vista sulla legalizzazione della prostituzione), prende di mira gli elettori del Pdl. Perché non fa alcun riferimento agli elettori del Pd, di Scelta civica o del Movimento 5 stelle? Tutti i partiti dell'arco costituzionale sono a favore della proposta suggerita dalla Innocenzi? Non è proprio così. E la "santorina" non può non saperlo. Ma lei si limita a puntare il ditino contro quegli ipocriti del Pdl.
Perché, invece, non se la prende con tutti gli ipocriti, dall'estrema destra all'estrema sinistra? Alla fine, però, la polemicuccia tirata fuori dalla Innocenzi sembra studiata ad arte per far parlare di sé. L'astinenza da telecamere in certi soggetti può produrre simili risultati...
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