Uscire dalla crisi è possibile. Lo dice Vittorio Grilli, il ministro dell'Economia, che ha le idee molte chiare su quello che serve per salvare il Paese. L'Italia "deve proseguire sulla strada delle riforme". E il governo - assicura - "farà quello che serve per mettere in sicurezza il Paese".
Due gli appuntamenti fondamentali dell'autunno: "Il piano pluriennale di rientro dal debito pubblico che abbiamo già avviato, e la seconda fase della spending review per efficientare la spesa pubblica". Bisogna "accelerare gli interventi di riequilibrio annunciati dalla Bce", tenendo però conto del fatto che al momento l'Italia "non ha bisogno di aiuti". E, appena possibile, bisogna pensare a ridurre "la pressione fiscale su famiglie e imprese".
Una battuta contro la patrimoniale, sollecitata da Pierluigi Bersani, leader del Pd. La parola "non appartiene al vocabolario. Io governo, con l'Imu e i bolli sulle rendite finanziarie, ha già fatto passi importanti per riequilibrare il prelievo, spostando dal reddito allo stock della ricchezza. Toccherà ai prossimo governi decidere se fare passi ulteriori".
Un Grilli piuttosto fantasioso tratteggia l'Europa come "un granchio", che "continua a crescere, ma in modo non lineare: a stadi, a balzi.
Deve cambiare il suo esoscheletro, per adeguarsi. Questo è un processo faticoso, e come per i granchi la muta è un periodo di grande vulnerabilità. Per questo il cambiamento deve avvenire in fretta, e i tempi li dettano i mercati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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