Incubo sabotaggi, nuova inchiesta Sui siti dei No Tav le targhe dei Tir Grandi opere intralciate

La procura di Torino ha aperto un fascicolo dopo che sui siti internet riconducibili al movimento No Tav sono comparse le targhe di alcuni tir di passaggio sull'autostrada del Frejus. Per ora non ci sono né indagati, né ipotesi di reato, ma il punto dell'inchiesta è ovvio: la paura di nuovi sabotaggi. I mezzi sarebbero infatti finiti nel mirino dei contestatori perché trasportano alcune componenti della talpa meccanica che tra qualche settimana dovrà scavare il tratto principale del tunnel geognostico della nuova linea ad alta velocità.
Torna intanto a farsi sentire la voce dello scrittore Erri De Luca che insiste ad ammiccare ai violenti, ovviamente sempre smentendo di sostenerli: «Io credo che la resistenza è valsa per il passato e varrà per il futuro. La Tav non si farà e vinceranno gli abitanti della Valle». Ltf, la società che si occupa della linea ad alta velocità Torino-Lione ha annunciato una denuncia nei suoi confronti.
Lo scrittore si difende così: «Il mio non era un appoggio ai sabotatori.

Era solo una constatazione. Una semplice constatazione». De Luca incolpa inoltre lo Stato per gli episodi di violenza che hanno sempre caratterizzato la Tav: «Lo Stato risponde con la militarizzazione, è incapace di una mediazione politica».

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