Durante l'ultima campagna elettorale Berlusconi promise, in caso di vittoria, di restituire agli italiani l'Imu per il 2012. E per enfatizzare meglio la propria iniziativa scrisse una lettera a tutti gli italiani proprietari di una casa. Subito la sinistra passò al contrattacco e, anziché impegnarsi nell'ideare proposte alternative, magari, più convincenti, pensò bene, come al solito, di usare la giustizia per combattere il Cavaliere. Diverse furono le denunce presentate a partire dallo scorso febbraio, con l'accusa di voto di scambio. Uno dei primi a denunciare Berlusconi fu Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione civile.
Il leader del centrodestra fu indagato. Oggi, a quasi un anno di distanza, la Procura di Roma ha chiesto al gip di archiviare la posizione di Berlusconi, ritenendo che non abbia violato l’articolo 96 del testo unico delle leggi elettorali.
Viene messa nero su bianco una sacrosanta verità: con quella lettera agli italiani Berlusconi agì soltanto per fare propaganda elettorale. Nessun reato dunque. Le indagini erano state affidate al pubblico ministero Roberto Felici e il fascicolo comprendeva denunce ed esposti presentati in diverse città italiane.
Esaminata la documentazione, il pm Felici ha concluso che il rimborso promesso poteva essere considerato solo come impegno politico futuro in caso di vittoria elettorale e non come contropartita politica da riconoscere agli elettori che avessero votato per il Pdl.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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