"Vogliamo le dimissioni del governo. Vogliamo la sovranità dell'Italia, oggi schiava dei banchieri, come i Rotschild: è curioso che 5 o 6 tra i più ricchi del mondo siano ebrei, ma è una cosa che devo approfondire. Con Grillo mi incontrerei, i 5 Stelle sono persone perbene. Con Berlusconi mai, anche se le porcate peggiori da noi le ha fatte la sinistra". Le dichiarazioni di Andrea Zunino, portavoce del "Movimento 9 dicembre", hanno accesso la polemica infiammando la comunità ebraica. "Si alimenta dai più violenti e biechi stereotipi antisemiti per offendere non soltanto la memoria di milioni di individui che in nome dell’ideologia nazista trovarono la morte tra le più atroci sofferenze ma soprattutto l’intelligenza - ha commentato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna - la coscienza democratica e la maturità di quella popolazione italiana le cui istanze si propone di rappresentare, evidentemente in modo inadeguato, nella strade e nelle piazze di tutto il paese".
In una intervista a tutto campo rilasciata a Repubblica, Zunino rilancia la protesta che, da cinque giorni, sta immobilizzando l'Italia. Una protesta pacifica che vuole dar voce agli italiani messi in ginocchio da una politica fallimentare. L'obiettivo sono le dimissioni del governo e delle due Camere: "Ma non vogliamo una giunta militare, anzi: stiamo lanciando un appello per formare un tavolo di giuristi e costituzionalisti che ci aiutino a capire come può nascere un governo provvisorio di solidarietà. Non un governo tecnico, quello è lo strumento con cui la politica ha truffato la nostra gente". Tuttavia, sono le sue parole contro gli ebrei a fomentare la polemica. Pur dicendo che Adolf Hitler "probabilmente era pazzo", dice che aveva deciso di vendicarsi "con l'antisemitismo del voltafaccia dei suoi iniziali finanziatori americani". In Italia, è il ragionamento di Zunino, starebbe succedendo la stessa cosa. "Oggi l'Italia è schiava dei banchieri come i Rotschild - ha spiegato - è curioso che cinque o sei tra i più ricchi del mondo sono ebrei, ma è una cosa che devo approfondire".
Immediata la presa di posizione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) contro le parole del portavoce del movimento dei Forconi. Secondo Gattegna, "le deliranti affermazioni sull’Italia 'schiava dei banchieri ebrei' e le successive giustificazioni formulate da Zunino danno il senso di un disagio che si fa sempre più profondo e richiamano, senza alcun pudore e vergogna in chi le ha pronunciate, un periodo storico caratterizzato da morte, violenza, negazione dei diritti più elementari". Secondo il numero uno dell'Ucei, Zunino "si alimenta dai più violenti e biechi stereotipi antisemiti per offendere non soltanto la memoria di milioni di individui che in nome dell’ideologia nazista trovarono la morte tra le più atroci sofferenze ma soprattutto l’intelligenza, la coscienza democratica e la maturità di quella popolazione italiana le cui istanze si propone di rappresentare, evidentemente in modo inadeguato, nella strade e nelle piazze di tutto il paese".
Sulla stessa linea anche il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici: "Quelle parole sono la cartina di tornasole di una campagna di comunicazione che specula sul reale disagio di molte donne e uomini che nel nostro Paese non arrivano alla fine del mese, specula su chi un lavoro oggi non ce l’ha e specula su quei giovani che faticano a trovare speranze per il futuro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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