L'ultima battaglia Pd? Togliere la scorta a Silvio Berlusconi

Laura Puppato e 11 senatori depositano una interrogazione "per conoscere i motivi per cui il cittadino Berlusconi continua a essere scortato da agenti pagati dai contribuenti"

L'ultima battaglia Pd? Togliere la scorta a Silvio Berlusconi

L'ultima battaglia del Pd prende di mira l'acerrimo nemico Silvio Berlusconi. A condurla è Laura Puppato, democratica perdente alle ultime primarie Pd, che ha depositato una interrogazione "in Senato per conoscere i motivi per cui il cittadino Silvio Berlusconi continua a essere scortato in Italia da agenti pagati dai contribuenti". All'iniziativa della parlamentare hanno aderito altri 11 senatori del centrosinistra. "Secondo alcune fonti di stampa la scorta sarebbe formata da almeno 40 persone e due auto blindate e costerebbe 2 milioni e mezzo di euro all'anno, senza contare che alcune abitazioni private sono presidiate dai carabinieri come fossero sedi di ministeri o di altri enti, chiediamo ai ministri di indirizzo di chiarire quali siano le ragioni per accordarla a chi, come Berlusconi, non solo non ricopre alcuna carica istituzionale, ma è anche stato condannato in via definitiva per frode fiscale", tuona la Puppato.

Che poi rincara la dose: "

538em;">Negli anni del suo governo ha sistematicamente assunto i suoi dipendenti delle security di Fininvest e Stanga, con stipendi molto più alti rispetto a carabinieri e poliziotti, dal caso specifico dobbiamo dunque generalizzare e capire cosa non funziona nel modo in cui vengono formate le scorte, soprattutto per quanto riguarda la chiamata diretta, allo stato attuale un ex-primo ministro, condannato per frode fiscale, riceve maggiore protezione rispetto a chi è in carica, mentre si protraggono le condizioni vergognose in cui sono tenuti i testimoni di giustizia, eroi civili che, per mancanza di fondi, vivono in povertà e insicurezza".

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