All'estero sono in molti che, in questi tempi, sembrano provare una certa allergia per le elezioni. Non un'avversione nei confronti della democrazia tout court, ma un vero e proprio odio per le consultazioni in Italia. In poche parole, c'è un fil rouge che lega le agenzie di rating americane, la Confindustria e la stessa cancelliera Angela Merkel: tutti quanti fanno il tifo per il Monti bis, tutti quanti temono il responso popolare, tutti quanti preferirebbero congelare il Professore sul cadreghino di Palazzo Chigi. L'ultima a ripeterlo è stata proprio la Merkel iei, dopo il bilaterale col premier italiano:"Siamo molto preoccupati per quello che potrà accadere con le elezioni in Italia".
Durante il vertice di ieri a Berlino, la cancelliera tedesca ha lodato il lavoro di Monti e ha frenato sulla necessità che l’Italia sia costretta a chiedere l’intervento dello "scudo anti spread": le riforme avviate dai tecnici sono "fondamentali" per ridurre lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi. In privato, assicurano fonti governative, la cancelliera va oltre: l’Italia può farcela senza gli aiuti dell’Unione europea, soprattutto se l’iniezione di capitali nelle banche iberiche sortirà gli effetti sperati. Parole che non possono che far piacere al professore il quale, però, insiste sulla necessità che l’Eurozona prosegua sulla strada di una nuova e più forte governance di Bruxelles. Monti ha raccolto - con piacere - gli elogi e le pacche sulle spalle da Frau Merkel e ha subito assicurato che l'Italia continuerà a fare la sua parte, coniugando rigore e crescita anche dopo le elezioni grazie alla "maggiore maturità" dei partiti e ai paletti europei. Ma è su questo punto che sono sorte le preoccupazioni della cancelliera tedesca.
Secondo un'indiscrezione pubblicata oggi da Repubblica (leggi l'articolo), ieri a Berlino sarebbero stati messi sul tavolo pure quei sondaggi che danno in testa i due principali partiti anti europeisti: i populisti di destra di Geert Wilders e il partito socialista di Emile Roemer. "La prospettiva in Italia, anche se probabilmente spostata nel tempo, vede comunque una avanzata delle forze che giudicano Bruxelles come una matrigna da cui fuggire, dal Movimento 5 stelle di Grillo fino alla Lega", spiega il quotidiano diretto da Ezio Mauro svelando che, per contrastare questo rischio, la Merkel e Monti hanno convenuto che occorre "erigere un cordone difensivo intorno all'euro e al processo di integrazione politica".
Sotto sotto la cancelliera tedesca non lo dice mai apertamente: ma gli elogi a Monti e le preoccupazioni sul risultato elettorale non vogliono far altro che screditare il voto che, con buona probabilità, si terrà l'anno prossimo e che vedrà il ritorno al potere di un governo eletto dal popolo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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