Le parole, specie su un atto pubblico, pesano e Camilla Seibezzi, consigliera comunale, delegata per il sindaco di Venezia ai diritti civili e alle politiche contro le discriminazioni, si è trovata in una bufera scatenata dalla sua proposta di far sparire le definizioni «mamma» e «papà» dalle carte per le iscrizioni dei figli all'asilo per sostituirle con il
termine «genitore». E spiega: «Nei Paesi del Nord Europa c'è già l'indicazione genitore. Si dà una definizione onnicomprensiva che evita di dire se il bimbo ha un genitore solo o se sono entrambi dello stesso sesso».
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