Ieri è stato celebrato il ventennale della strage di Capaci, dove persero la vita il giudice Falcone, sua moglie e tre uomini della scorta.Tutti i giornali, giustamente, hanno dato ampio risalto alla memoria del magistrato massacrato dalla mafia. Anche Repubblica, che per l'occasione ha preparato un cofanetto (film + libro) in vendita a 12,90 euro. Fa un certo effetto leggere cosa scriveva Repubblica nel 1992: "Falcone sciorina sentenze in tivù, è un comico, un guitto, che può gareggiare coi comici del sabato sera" (la Repubblica, 9 gennaio 1992).
Diciamo la verità, non era una carineria. A firmare l'articolo fu Sandro Viola. Venti anni fa Repubblica prese di mira Falcone accusandolo di essere "preso da una febbre di presenzialismo. Sembra dominato da quell’impulso irrefrenabile a parlare, quella smania di pronunciarsi, di sciorinare sentenze sulle pagine dei giornali o negli studi televisivi, spingendolo a gareggiare con i comici del sabato sera. In Falcone si avverte l’eruzione di una vanità, d’una spinta a descriversi, a celebrarsi, come se ne colgono nelle interviste del ministro De Michelis o dei guitti televisivi".
Per rileggere il testo completo di quell'articolo siamo andati a cercarlo nell'archivio online del sito di Repubblica. Ma non l'abbiamo trovato. Non crediamo sia stato rimosso volutamente. Forse non è masi stato caricato nel sistema. Che dimenticanza, eppure è un pezzo di storia.
Per fortuna, però, ci pensa Google. Digitando le parole "Falcone 9 gennaio 1992 la Repubblica" si trovano molti siti che citano quel testo di Viola, con tanto di foto. Ve lo riproponiamo (leggi l'articolo di Sandro Viola / Falcone, che peccato...). E' interessante leggerlo, per farsi un'idea e per capire- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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