Trieste - Una pistola, probabilmente scacciacani, le gomme da neve, i drink in discoteca, ma pure la batteria di pentole, una borsetta e altri oggetti personali: sono le spese allegre di oltre 20 consiglieri regionali del Friuli-Venezia Giulia. Tutte rimborsate come «costi di rappresentanza» per un totale di 884.966 euro.
Il rimborso vivande è altrettanto imbarazzante: carne e insaccati in macelleria, pesce pregiato alla vigilia di Natale, caffè e cornetto, ma pure consumi alla mensa e al bar del Consiglio regionale. Peccato che per il vitto sia già previsto un bonus di 735 euro ogni 21 giorni.
L'inchiesta partita a dicembre sta scoperchiando l'ennesimo sperpero di soldi pubblici, che sarebbe assolutamente trasversale agli schieramenti. Per il momento non trapela alcun nome dei consiglieri con le spese più «pazze».
Solo due sarebbero le «mosche bianche» che non hanno chiesto rimborsi finiti sotto la lente degli investigatori. La Guardia di Finanza ha sequestrato in ripetuti blitz tutte le ricevute, fatture, scontrini delle «spese di rappresentanza» dal 2011 all'inizio di quest'anno.
L'ultima incredibile scoperta dagli investigatori è l'acquisto di una pistola, come ha rivelato il quotidiano locale il Piccolo. Il costo, 150 euro, fa pensare ad una scacciacani.
Il consigliere che ha ottenuto il rimborso in contanti dal suo gruppo si sarà sentito sicuramente minacciato, ma non si capisce come una pistola possa ricadere nelle spese di rappresentanza.
Fra gli scontrini non mancano oggetti per la casa a cominciare da un set di pentole. Secondo una fonte del Giornale ci sarebbero anche regali e oggetti personali, come una borsetta, regolarmente rimborsati.
Treni di gomme da neve per 3-4 consiglieri, che evidentemente si calavano dai monti, sono pure inseriti fra le spese di rappresentanza. Da notare che i rappresentanti locali hanno già diritto ad un rimborso, da una voce diversa del bilancio, per l'utilizzo della propria automobile per raggiungere il Consiglio a Trieste. Altra curiosità il rimborso delle mimose regalate l'8 marzo alle dipendenti regionali.
L'inchiesta dalla Corte dei Conti per danno erariale si è espansa al pm Federico Frezza con l'ipotesi del reato penale di peculato. Il consigliere che si è fatto rimborsare i drink al Cantera, una nota discoteca sul mare a due passi da Trieste, dovrà spiegare di quale evento politico si trattava. In alcuni casi le singole cifre non sono enormi, ma non si capisce perché siano stati rimborsati 35 euro per carne e insaccati acquistati in macelleria.
Un'altra chicca gastronomica è la spesa, ben più ingente, di pesce pregiato comprato il 24 dicembre. Difficile spacciare branzini, capesante e ostriche per la cena della vigilia di Natale come riunione politica di rappresentanza.
I finanzieri hanno trovato anche il rimborso di due tazze da tè portate all'impianto di risalita di Sella Nevea dove si va a sciare d'inverno e a passeggiare d'estate. Pranzi, cene e buffet per duemila euro verranno minuziosamente controllati, come gli scontrini di cappuccio e cornetto rimborsati. Ed il 21 aprile si vota per le regionali.
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