"L’introduzione dell’obbligo del Pos per i pagamenti sopra i 30 euro non deve trasformarsi in un’ulteriore tassa sulle spalle di imprenditori e professionisti: il costo delle transazioni dovrebbe essere azzerato da parte delle banche o, quanto meno, distribuito in modo equo tra chi incassa e chi paga". A chiederlo è il segretario generale della Confederazione libere associazioni artigiane italiane (Claai), Marco Accornero. "Siamo convinti - aggiunge - che adeguarsi alle tecnologie e facilitare i rapporti con la clientela, favorendone i pagamenti, rappresenti un aspetto positivo, ma questo non può tradursi in nuove tasse per gli artigiani". Secondo un calcolo effettuato dalla Claai, sottolinea Accornero, "un artigiano che incassa 50mila euro l’anno con il Pos sarebbe costretto a pagarne 591,50 per l’utilizzo di un apparecchio base, 604 con un cordless, 620 se collegato con Gsm".
La protesta ovviamente corre anche sul fronte politico."L'obbligo del pagamento con bancomat è l'ennesima mazzata per gli artigiani, i commercianti, le partite iva". Il segretario della Lega, Matteo Salvini, attacca duramente il pos obbligatorio per i liberi professionisti da oggi in vigore. "Come Lega - ha preannunciato parlando ad Agorà, su Raitre- sto preparando una proposta fiscale con un'unica aliquota. Una riduzione fiscale con una tassa uguale per tutti che dovrebbe costringere tutti a pagare perché gli conviene".
Si unisce alla protesta anche Luigi Di Maio (M5S), vicepresidente della Camera: "Io sto con i commercianti", scrive su Facebook. "Premesso che non sono un tifoso delle carte di credito e dei bancomat, più i nostri soldi saranno virtuali, maggiore è la probabilità che banche e agenzie finanziarie ci speculino con interessi, commissioni e aggi. L'obiettivo di questa norma potrebbe essere anche nobile, ma il Governo si è chiesto quanto costerà ai commercianti e artigiani adeguarsi? Dalle stime in mio possesso oltre 600 euro all'anno in media solo per il noleggio del dispositivo. A questo va aggiunta la commissione sulla transazione che in alcuni casi supera anche l'1% della cifra del pagamento: di questi tempi una parte consistente del guadagno dell'esercente, al netto dei costi".
"Imprese tartassate... Dopo il canone speciale, da domani POS obbligatorio per le imprese, altro freno ai consumi e più spese di gestione". Lo scrive su Twitter Maristella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera dei deputati.
Codacons: rifiutarsi di pagare in contanti
Tutti i consumatori, da oggi, devono rifiutarsi di pagare importi superiori a 30 euro in contanti e farsi mandare il conto a casa. È l’invito che lancia il Codacons ai consumatori per protestare contro esercenti, artigiani e professionisti che non si sono muniti di Pos, come previsto dalla legge. "Dal momento che, nei confronti dei trasgressori, non c’è alcuna possibilità di agire - spiega il presidente Carlo Rienzi - perché il decreto che introduce il provvedimento ha dimenticato di introdurre sanzioni per chi non si adegua, si rischia l'empasse: commercianti,
538em;">professionisti e artigiani non possono infatti obbligare i clienti a pagare in contanti, ma senza Pos non sarà possibile per gli utenti effettuare i pagamenti con carta di credito o bancomat".Dentisti, rischio aumento tariffe
Adusbef e Federconsumatori favorevoli
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