Province, via libera del Cdm: se ne salvano solo 43

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la riforma delle Province tagliandone 64 e istituendo 10 città metropolitane. Salve le festività

Province, via libera del Cdm: se ne salvano solo 43

Via a 64 Province. È questa la rivoluzione firmata da Mario Monti per tagliare la spesa pubblica. Il Consiglio dei ministri ha infatti deciso di accorpare i 107 enti in 43 Province: 10 città metropolitane, 26 in Regioni a Statuto ordinario e 7 in Regioni a statuto speciale. Salve, invece, le festività.

Non è ancora chiaro, però, quali saranno i tagli nelle Regioni a Statuto speciale, dove restano valide le prerogative previste dai rispettivi Statuti. In Sardegna, per esempio, l'unica ad avere i requisiti previsti è Cagliari, ma la legge costituzionale dell’Isola prevede tre Province: Cagliari, Sassari e Nuoro. Di certo la riforma porta a un cambio storico della cartina geografica italiana.

Per non essere cancellate le Province devono avere almeno 350mila abitanti e almeno 2.500 chilometri quadrati di superfice. Ecco quali sono gli enti che saranno accorpati ad altri:

- Piemonte: Vercelli, Asti, Biella, Verbano-Cusio e Novara

- Lombardia: Lecco, Lodi, Como, Monza Brianza, Mantova, Cremona, Sondrio e Varese

- Veneto: Rovigo, Belluno, Padova, Treviso

- Liguria: Savona e Imperia

- Emilia Romagna: Reggio Emilia, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Piacenza

- Toscana: Grosseto, Siena, Arezzo, Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Prato, Pisa e Livorno

- Umbria: Terni

- Marche: Ascoli Piceno, Macerata e Fermo

- Lazio: Latina, Rieti e Viterbo

- Abruzzo: Teramo e Pescara

- Molise: Isernia

- Campania: Benevento

- Basilicata: Matera

- Puglia: Taranto, Brindisi e Barletta-Andria

- Calabria: Crotone e Vibo Valentia

- Sicilia: Caltanisetta Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani

- Sardegna: Olbia Tempio, Medio, Ogliastra, Carbonia, Sassari, Nuoro, Oristano

- Friuli: Pordenone e Gorizia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica