E' saltato il confronto televisivo tra i sei candidati premier sulle reti di viale Mazzini. Secondo fonti della televisione pubblica non si sarebbe trovato l'accordo sul numero dei partecipanti. Bersani avrebbe voluto un confronto a sei ma dal Pdl sarebbe giunta l’obiezione che il regolamento della Commissione di Vigilanza Rai prevede che sia riservato uno spazio ai leader delle coalizioni e dunque non a Beppe Grillo, Antonio Ingroia e Oscar Giannino. "Si tratta di un appiglio un po' ridicolo" affermano dal Nazareno "noi siamo decisi: o il confronto si fa tutti insieme o non si fa".
Bersani ha paura di un faccia a faccia con Berlusconi? In una mischia di sei partecipanti il leader dei Democratici spera di evitare di essere sbranato dal Cavaliere. Il Pd cerca di dribblare il problema proponendo di spostare la sede del confronto in un'altra emittente, che non sia vincolata dal regolamento della Vigilanza. Bersani ribadisce la sua linea: se il dibattito televisivo a sei fra i candidati alle elezioni non si può fare "vado a Sky". "Per quale diavolo di motivo non si può fare il confronto a sei? Escludiamo Grillo, escludiamo Ingroia, escludiamo Giannino? - ha detto il leader democrat -. Dite alla Vigilanza Rai che io, quando c’era fare le primarie, non l’ho fatto fra i favoriti perchè un conto sono i sondaggi e uno sono i voti. Io mi chiamo Partito democratico e partecipo solo a cose dove tutti hanno uguali condizioni. Non intendo partecipare a cose dove ci sono condizioni diverse, questo lo lascio fare a Berlusconi" ha aggiunto.
In serata, il leader del Pd ha commentato anche l'acquisto di Balotelli da parte del Milan. Un acquisto che varrebbe due punti per il Pdl. "Negli ultimi due giorni
ho fatto oltre un migliaio di chilometri in giro per l’Italia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.