"Avevano fatto scommesse che sarei andato via, che mi sarei alzato, invece le abbiamo vinto tutte noi le scommesse". Così Silvio Berlusconi, grande sorriso stampato sul viso, chiude la puntata di Servizio Pubblico e chiosa con uno stentoreo: "Santoro, bravo!". Quindi si alza dalla sedia e va a stringere la mano di Michele Santoro e poi gli dà una pacca amichevole sul braccio. Prima delle vignette di Vauro, il Cavaliere lascia lo studio e lancia (fuori onda) un appello al pubblico: "Ragazzi, non fatevi infinocchiare".
"Un ascolto così alto da Santoro davvero non me lo aspettavo - ha spiegato oggi il Cavaliere ai microfoni di Telecamere - un buon ascolto era certamente atteso ma non così alto. A Santoro avevo detto prima dell’inizio della trasmissione che avrebbe fatto il record". Gli scommettitori che hanno puntato "contro" Belusconi dovranno rassegnarsi: l'ex premier non solo non ha abbandonato la trasmissione prima dei titoli di coda, ma non nemmeno mai avuto alcun segno di cedimento. Berlusconi ha vinto: non solo ha sgominato il clan Santoro a casa del "nemico", ma ha addirittura messo in crisi la trasmissione che doveva attaccarlo facendo ammutolire Marco Travaglio e mandando su tutte le furie Michele Santoro. I due giornalisti, però, si consoleranno con il boom di ascolti incassato dal Cavaliere che ieri sera ha accettato il duello televisivo in prima serata su La7. Sono stati 8.670.000 gli spettatori di Servizio Pubblico: con il 33,58% di share viene ampiamente battuto il record della rete. Santoro era, infatti, andato vicino al primato già all’esordio del programma il 25 ottobre 2012 con 2.985.000 spettatori e il 12.99% di share. Un risultato in linea con la prima puntata di Quello che (non) ho di Fabio Fazio e Roberto Saviano (3.036.000 spettatori e 12,66% di share), andata in onda il 14 maggio del 2012.
Insomma, un vero e proprio successo per l'amittente di Telecom e per il Cavaliere che fa un altro balzo in avanti nei sondaggi. Secondo l'elaborazione dell’Istituto Swg per Agorà, l'asse tra Pdl e Lega Nord continua a tallonare i democratici di Pierluigi Bersani e si attesta come seconda coalizione in corsa alle politiche. Secondo Roberto Weber, presidente di Swg, "dopo la presenza televisiva da Santoro, Berlusconi è cresciuto ancora, forse di un paio di punti". Stando ai sondaggi in possesso del Cavaliere, il centrodestra potrebbe agevolmente arrivare oltre il 30%, se non toccare il 40% se gli italiani capiscono che senza un partito in grado di cambiare la costituzione il Paese rischia di andare allo sfascio. Il Pdl sorride e incassa l'ottimo risultato.
Secondo il portavoce del Pdl Daniele Capezzone, "la grande rimonta di Berlusconi, che ha già prodotto in due settimane risultati enormi, è appena all’inizio". Ogni traguardo è a questo punto possibile. "Bersani rischia di fare la fine del Pds nel 1994 - pungola Capezzone - vincitore annunciato prima del voto, ma poi clamorosamente fermato nelle urne".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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