Il primo punto nell'agenda di Matteo Renzi sono sempre le riforme e il premier pesta il piede sull'acceleratore: "Stiamo chiedendo ai senatori di fare uno sforzo importante. Noi abbiamo posto il 25 maggio come data per la prima lettura della riforma costituzionale, dall’abolizione del CNEL al superamento del titolo V. Ci hanno chiesto quindici giorni in più, non il 25 maggio ma il 10 giugno. Per me va bene, purchè non sia uno strumento per rinviare". Renzi sa bene che il suo governo e il suo ruolo sono legati alla tempestività con cui riuscirà a uscire dalla palude istituzionale e burocratica e avvisa tutti: "Io vado avanti perchè se questo Paese risolve alcuni problemi, come sul fisco o sulla giustizia, può diventare leader mondiale. Se non riesco mi fanno fuori, politicamente si intende".
Ma la polemica sulle riforme, assicura l'ex sidnaco, continuerà e s'infiammerà domani quando presenterà il piano per la pubblica amministrazione: "Molte misure faranno discutere, dalla giustizia amministrativa alla licenziabilità dei dirigenti". Poi getta acqua sul fuoco: "Quella degli 85mila esuberi fatta da Cottarelli è una cifra teorica che gli serve per dire i tagli necessari alla Pubblica amministrazione. Ma non si fa così. La percentuale dei lavoratori del pubblico è simile agli altri Paesi. Nessuno verrà licenziato perché il Governo deve tagliare. I dipendenti pubblici non devono lavorare di meno ma di più, però meglio". Che significa, ha spiegato Renzi, anche bloccare la distribuzione a pioggia di premi ai dipendenti a prescindere dal loro rendimento lavorativo.
Ma, secondo il premier, il riassetto dei conti pubblici non può prescindere da una stretta all'evasione fiscale: "Nei primi tre mesi stiamo prendendo 100 milioni al mese dal recupero dall'evasione, facendo la formichina. Io ho un ambizione: di misurare in miliardi il recupero dell'evasione".
Il premier si è tolto anche sassolino della scarpa a proposito della sua mancata partecipazione alla partita del cuore: "Il 19 maggio a Firenze si gioca la partita del cuore e mi hanno chiamato come pseudo giocatore. Gioco centro panchina avanzato... Abbiamo organizzato la partita a Firenze e la partita è finalizzata a dare un contributo ad Emergency. C’è stata una polemiche un pò sterile del M5S che ha detto per par condicio non vada. A parte il fatto che poteva giocare anche Grillo. Ma non è che la gente vota per me perchè mi vede giocare a pallone. Chi pensa di utilizzare la politica per fare polemica sul volontariato mandiamolo a casa". Renzi è tornato anche sul caso Alves: "Per chi segue il calcio è insopportabile vedere queste polemiche razziste.
538em;">Il nuovo hashtag è siamo tutti scimmie". E poi una battuta: "Io del Barcellona porterei anche il magazziniere alla Fiorentina".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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