È il sommerso a tenere a galla la nostra economia

Una ricerca americana rivela il paradosso: sul "nero" l'impatto della crisi è stata più lieve.In Italia c'è un'economia sommersa che oscilla tra il 17 e il 21% del Pil. E ci ha salvato dal default. Monti contro gli evasori: "Siamo in uno stato di guerra"

È il sommerso a tenere a galla la nostra economia

Chi l'avrebbe mai detto? E, soprattutto chissà se il dubbio abbia mai sfiorato in questi mesi, il professor Monti e i suoi tecnici. Già perché la sorpresa è davvero sorprendente, questa volta. E arriva da una fonte rispettabile, puntualmente ripresa dai colleghi di ItaliaOggi.

Trattasi di un report, una di quelle splendide sintesi, in cui si spiega come e perché certe cose accadono. Bene, il report in questione giunge dalla Stratfor Global Intelligence di Austin, Texas, una delle maggiori società americane di analisi geopolitiche, considerata addirittura una sorta di Cia privata, da quando Anonymous e Wikileaks hanno svelato come nei database della società americana ci fossero circa 5 milioni di e-mail riconducibili a società e organizzazioni di mezzo mondo. Ma torniamo al report il cui titolo è sufficientemente eloquente: «Il paradosso dell'economia sommersa italiana». In buona sostanza ciò che emerge dallo studio è che grazie all'evasione fiscale, anzi, proprio per l'evasione, l'Italia è riuscita fino a oggi a scongiurare il default e a restare a galla con onore. In altre parole, che in questo caso si traducono in fatti, l'Italia per merito della sua proverbiale e biasimata «economia sommersa» e al cosiddetto lavoro nero «è - si legge - molto più in salute di quanto appaia».

La Stratfor, presieduta dal politologo George Friedman, dedicando la sua attenzione all'Italia governata da Monti, ricorda che, a seconda della provenienza delle stime, in Italia c'è un'economia sommersa che oscilla tra il 17 e il 21% del Pil. Una cifra che va dai 270 ai 340 miliardi di euro. Al di là della corrispondenza e della correttezza delle cifre, si legge nel report di Stratfor, «le più accreditate e indipendenti analisi ritengono che l'Italia abbia una delle maggiori economie sommerse dell'Europa occidentale, pari al doppio di quelle di Germania e Francia». Naturalmente il cuore del problema è rappresentato da un'evasione che si palesa in forme differenti, «dall'elusione alla sovrastima dei costi di produzione».

Sul punto, prosegue il report, il governo Monti è intervenuto con una campagna di ispezioni e con alcune norme in tema di tracciabilità (vedi il tetto dei mille euro per i pagamenti cash). Ma la realtà più complessa, spiega Stratfor, è che «l'economia sommersa è di fatto una rete di sicurezza che le autorità, soprattutto a livello locale, tollerano e spesso incoraggiano per evitare il malcontento sociale e per guadagnare voti». Tirando le conclusioni l'agenzia americana non manca di sottolineare che: «Il risvolto positivo, se così si può dire, è che l'economia sommersa ha ammorbidito gli effetti della crisi, al punto che se si combinano attività economiche alla luce del sole, evasione e attività criminali, l'Italia risulta un Paese molto più in salute di quel che sembra».

Il report non dimentica in verità anche il ruolo della famiglia italiana e della sua propensione al risparmio, anch'essa considerata nel novero di «quegli strumenti economici, sociali e politici» che stanno salvando l'Italia dal default. D'altra parte se vogliamo aggiungere cifre a cifre, un'ulteriore indagine condotta da Krls Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it Magazine, evidenzia che le imposte sottratte all'erario sono nell'ordine dei 180,9 miliardi di euro l'anno conteggiando sia quelle dirette che indirette.

Con un'evasione fiscale in crescita del 14,1% nei primi 6 mesi del 2012, con punte record nel Nord, dove ha raggiunto il 14,9%. L'Italia si conferma al primo posto in Europa, con un sommerso del 21% del prodotto interno lordo pari a 340 miliardi di euro l'anno.

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