Rimborsi d'oro nel Lazio Nei guai i vertici democraticiI «BATMAN» DEL CENTROSINISTRA

Spese pazze alla Regione Lazio targate Pd. Lì dove non si bada a spese (paga il contribuente) non conta neanche più il colore politico. L'ultima, riportata da Il Tempo, ipotizza rimborsi d'oro tra cene, convegni, cesti natalizi e acquisti che non sembrerebbero utili ai fini istituzionali o al mantenimento del rapporto con l'elettorato. A finire nel mirino della Procura di Rieti per falso e peculato sarebbero 14 persone tra cui tre esponenti del Partito Democratico alla Regione Lazio: il presidente pro tempore del Gruppo Pd alla Pisana, Esterino Montino (ora sindaco di Fiumicino), l'attuale capo della segreteria del sindaco di Roma Marino, Enzo Foschi, già consigliere regionale Pd e l'ex tesoriere e consigliere, il reatino Mario Perilli. Gli indagati avrebbero anche alterato le fatture per aumentare i rimborsi o per ottenere pagamenti indebiti. Dalle indagini emergerebbe che il gruppo regionale del Pd nel 2011 avrebbe percepito due milioni per rimborsi spese esentasse, ottenibili con l'autocertificazione che ne attestasse l'impiego per mantenere il rapporto eletto-elettore. Oltre 200mila euro sarebbero serviti per finanziare tv laziali «allineate». Ma ci sono anche 4.500 euro spesi, in un solo colpo, in un'enoteca viterbese.

Nelle spese pazze compaiono fatture saldate ad aziende del reatino, terra natale di Perilli. Dal canto loro i presunti indagati respingono le accuse e, come nel caso di Foschi, dichiarano di non sapere di essere indagati e annunciano querela al quotidiano diretto da Chiocci.

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