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La sfida di Fratelli d'Italia: in Europa via dal Ppe

La Russa: l'euro ha portato solo danni. Magdi Allam capolista del partito al voto di maggio

La sfida di Fratelli d'Italia: in Europa via dal Ppe

Milano - La candidatura di Magdi Cristiano Allam come capolista alle prossime elezioni europee nella circoscrizione Nord-Est e l'intenzione di allacciare al più presto rapporti con Marine Le Pen e i francesi del Front National. Sono queste le prossime mosse dei Fratelli d'Italia annunciate ieri, a un anno e un giorno dalla fondazione del nuovo partito, dal presidente Ignazio La Russa nella manifestazione a Milano che ha riempito l'auditorium intitolato a Giovanni Testori. Eloquente il titolo: «Rinasce l'alleanza per la nazione. Contro il governo Letta, contro l'Europa della finanza». Presenti oltre ad Allam, Guido Crosetto che è uno dei fondatori, il deputato Massimo Corsaro, l'europarlamentare Carlo Fidanza, gli onorevoli Riccardo De Corato, Paola Frassinetti, Viviana Beccalossi e Alessio Butti. Sul palco lo striscione «Salviamo i nostri marò», dedicato ai militari ancora trattenuti in India e, allargando un'idea partita da Brindisi per iniziativa dell'onorevole Michele Saccomanno, l'invito a esporre una candela alla finestra per testimoniare la vicinanza a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che quest'anno non avranno nemmeno il permesso di raggiungere l'Italia per questi giorni di festa. In attesa dell'8 gennaio, quando la polizia investigativa indiana Nia dovrebbe presentarsi con il rapporto contenente i capi d'accusa. «Mettiamo una candela in ogni finestra la notte di Natale», ha proposto ieri La Russa dal palco scatenando un boato di applausi. Sul fronte politico, invece, Fratelli d'Italia si prepara alle elezioni per Bruxelles con una posizione «di estrema critica verso questa Europa, fino ad arrivare a mettere in discussione l'euro, i cui guasti sono andati solo a vantaggio della Germania». E La Russa aggiunge che «il primo passo, magari in concomitanza con il congresso, dovrà essere quello di uscire dal Partito popolare europeo». Bisogna, ha anticipato raccogliendo ancora tantissimi applausi, «stabilire immediatamente contatti con il partito di Marine Le Pen in Francia». Non un'immediata richiesta di uscire dalla moneta unica. Perché «se ci fossero le condizioni per una banca così come hanno il dollaro e lo yen e ci fosse un rapporto di sovranità meno limitata dell'Italia, potrebbe anche rimanere l'euro». Dura anche l'analisi Corsaro. «La legge di Stabilità - il suo attacco - è un “marchettificio”. Solo il modo per precostituirsi i finanziatori che serviranno quando avranno fatto finta di cancellare il finanziamento ai partiti. In realtà l'uso del denaro pubblico viene amplificato perché per poter avere un ritorno in campagna elettorale, vengono fatte super marchette nelle leggi finanziarie». Tra i maggiori beneficiari, per Corsaro, «banche, assicurazioni, multinazionali del tabacco e slot machine».

E per La Russa proprio legge di Stabilita è «un simbolo della confusione di questo governo: pensate alla casa o alle slot machine. Gli italiani non solo non sanno più quante tasse devono pagare, ma vedono anche un balletto incredibile».

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