La sentenza della Boccassini: imprenditori vicini ai mafiosi

Manager lombardi in affari con la 'ndrangheta nell'ultima inchiesta sulle estorsioni. E la pm condanna la categoria: "Si rivolgono alla criminalità anziché allo Stato"

La sentenza della Boccassini: imprenditori vicini ai mafiosi

MilanoOmertà versione Milano: l'omertà che nasce dai danè, dalla passione per i quattrini. E che non scomparirà «fino a quando la classe imprenditoriale non capirà che stare con lo Stato è più conveniente che stare con l'Antistato». È una Ilda Boccassini ancora meno diplomatica del solito, quella che ieri mattina va all'attacco a testa bassa della cultura imprenditoriale lombarda: o almeno di una sua larga fetta, una non-cultura contro cui le sue indagini sono tornate a scontrarsi. Trentasette nuovi arresti eseguiti dai carabinieri del Ros, storie di usura e di estorsioni. E di imprenditori che scelgono di tacere invece che di collaborare. Sono questi, quanto e più dei malavitosi a tempo pieno, a suscitare l'indignazione del procuratore aggiunto Boccassini. «Io non sono pessimista però... C'è una convenzione delle entità imprenditoriali di rivolgersi alla criminalità invece che allo Stato».

Della facilità degli imprenditori a scendere a patti con il crimine organizzato la dottoressa dà spiegazioni tra il culturale e il sociologico: questo tipo di omertà «esiste a causa di una cultura cambiata; a giovani rampanti ed emergenti il capitalismo e la globalizzazione offrono la spinta al denaro facile, e più che l'omertà conta la convenienza». Fare affari con la 'ndrangheta, spiega, conviene a chi vuole assumere dipendenti in nero, o a chi vuole avere finanziamenti aggirando i controlli bancari. Anche se poi - come raccontano le storie contenute nell'ordinanza di custodia eseguita ieri - la china si fa rapidamente scivolosa, e ci si ritrova legati mani e piedi ai mafiosi. Con il risultato, come è successo a uno degli imprenditori, di ritrovarsi convocato in un ristorante dai boss locali della 'ndrangheta e preso a pugni e schiaffi a turno da tutti i presenti per spiegargli chiaramente le norme di comportamento.
Eppure, ricorda Ilda Boccassini, sono spesso gli imprenditori gli ultimi a rassegnarsi a dire la verità: anche dopo che i loro capannoni bruciano o saltano in aria, dopo che le forze dell'ordine decapitano le organizzazioni, dopo che si pentono capi e gregari, dopo che i processi iniziano, questo tipo particolare di vittime continua a presentarsi nelle aule di udienza negando di avere mai ricevuto richieste o minacce. Fino a quando? La dottoressa sembra pessimista. Soprattutto quando a scegliere di stare con i clan sono «imprenditori veri, gente che lavora e che dà lavoro». Come i fratelli De Masi, titolari di una serie di aziende edili e immobiliari, che dopo essere stati taglieggiati dalla 'ndrangheta scelgono di saltare il fosso: e Orlando De Masi si fa egli stesso affiliare, «e in sostanza De Masi coglie immediatamente i possibili vantaggi del suo essere “battezzato” volendo iniziare a “togliersi delle soddisfazioni” con gli imprenditori suoi concorrenti».

Per il resto, la retata di ieri - che è la nuova puntata di una serie di inchiesta a catena, che da oltre tre ani colpiscono a raffica le presenze in Lombardia dei “locali” della 'ndrangheta calabrese - non aggiunge molto di nuovo: c'è la passione quasi grottesca per rituali di affiliazione, gradi, promozioni a base di «vangelo», «sgarro», «camorra»; la brutalità negli omicidi, come quello di Antonio Tedesco «l'americano», convocato in un maneggio con la promessa di essere affiliato, e ivi soppresso; traffici di droga apparentemente inesauribili; complicità e «disattenzioni» che nell'apparato dello Stato agevolano il lavoro ai clan. Ci sono anche rapporti con la politica, chiedono ovviamente i cronisti? «Valuteremo», risponde secca Ilda Boccassini.

Ma dalla lettura attenta dell'ordinanza di custodia salta fuori solo il nome di un semisconosciuto consigliere del Pdl al comune di Seregno, calabrese di Rosarno e, secondo le indagini, devoto al credo del «non so, non ho visto».

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