La figuraccia prenatalizia che ha fatto il giro d'Italia, la notizia cioè che loro malgrado non erano riusciti a rinunciare, in Sicilia, come proclamato in campagna elettorale, alla parte di stipendio eccedente i 2mila e 500 euro, bloccati da una burocrazia che dice che no, anche volendo, allo stipendio non si può rinunciare per legge, non l'hanno digerita. E così, dopo gli insulti video al giornalista di Repubblica «reo» di aver dato la notizia che avevano preso il primo stipendio per intero, sono passati alla soluzione. Dunque, imprevisti burocratici permettendo, il prossimo 7 gennaio, i grillini celebreranno quello che hanno voluto definire «Restitution day», il giorno della restituzione dei soldi presi in più, una sorta di maltolto dal loro punto di vista di rappresentanti del popolo duri e puri che nulla hanno a che fare con la casta.
L'annuncio è arrivato dal capogruppo del Movimento 5 stelle al Parlamento siciliano, Giancarlo Cancelleri: «Rinunceremo a circa 5.000 euro a deputato ogni mese e in un anno sono 75.000 euro a deputato. Se moltiplichiamo per quindici parlamentari (tanti ne conta all'Assemblea regionale siciliana il movimento) sono oltre 900mila euro, cioè sfioriamo il milione di euro». L'idea è quella di creare un Fondo per la creazione di un microcredito per le microimprese.
Intanto, il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Antonio Ardizzone, ha redarguito formalmente il suo vice, Antonio Venturino per il video, postato sul blog del guru Grillo, con cui la vigilia di Natale è stato attaccato duramente il cronista di Repubblica Emanuele Lauria, «reo» di non aver precisato che Venturino aveva chiesto di rinunciare all'indennità legata all'incarico di vicepresidente dell'Ars.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.