La sobrietà di Monti si fa pagare la portavoce dalla Commissione Ue

Elisabetta Olivi viene stipendiata dalla Commissione Ue (cioè da noi) ma lavora a Roma per la campagna elettorale del bocconiano

La sobrietà di Monti si fa pagare la portavoce dalla Commissione Ue

Mario Monti è talmente stimato in Europa che riesce a far sì che la Commissione Ue paghi gli stipendi alla sua portavoce. E non solo. Il premier infatti, secondo quanto riportato del Fatto quotidiano, ha chiesto il distaccamento di due funzionari europei: Elisabetta Olivi, che cura i rapporti con la stampa, e Stefano Grassi, il consigliere per le politiche comunitarie e per le riforme economiche.

Distaccamento legittimo, a patto che il lavoro che i due funzionari vadano a svolgere sia di interesse esclusivo della Commissione dal momento che i funzionari godono di trattamento economico e previdenziale di Bruxelles.

"A partire dal primo dicembre 2011 la dottoressa Elisabetta Olivi e il dottor Stefano Grassi sono distaccati dalla Commissione europea e non percepiscono alcun emolumento dalla presidenza del Consiglio dei

ministri" , recita una nota di Palazzo Chigi. Dunque, da più di un anno, i cittadini europei pagano le prestazioni professionali della portavoce di Monti impegnata in campagna elettorale per il bocconiano.

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