Il "sogno folle" di Berlusconi: vincere col modello spagnolo

Il leader di Forza Italia vorrebbe "un premio di governabilità del 15%". È su questo che sta trattando con Renzi

Il "sogno folle" di Berlusconi: vincere col modello spagnolo

Il richiamo alla «follia» non è una novità, come pure l'ambizione di arrivare alla maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento visto che più volte Silvio Berlusconi ha detto che l'unico modo per poter riformare davvero il Paese è «ottenere il 51 per cento di consensi». La novità, semmai, sta nel riferimento esplicito al raggiungimento del «premio di governabilità del 15 per cento». Soglia prevista dal sistema di voto spagnolo, uno dei tre modelli messi sul tavolo da Matteo Renzi e per cui il Cavaliere ha già espresso il suo gradimento.

Un modo, insomma, per ribadire la sua preferenza su un sistema elettorale che proprio in questi giorni è oggetto di confronto tra l'ex premier e il segretario del Pd in attesa che i due – probabilmente la prossima settimana – s'incontrino di persona. D'altra parte, Berlusconi sa bene che alle prossime mosse del sindaco di Firenze sono legate almeno due partite che a lui interessano: quella sulla riforma della legge elettorale ma anche quella delle eventuali elezioni anticipate.
Ed è proprio ad un eventuale election day che il 25 maggio metta insieme non solo Europee e Amministrative ma anche le elezioni politiche che guarda il Cavaliere. È consapevole il leader di Forza Italia di quanto i tempi siano ormai stretti per ottenere le elezioni anticipate, ma non ha comunque perso del tutto le speranze. Ecco la ragione di toni che sono evidentemente da campagna elettorale, di un Berlusconi che ormai da settimane ripete con forza e insistenza gli stessi concetti. Una strategia cara all'ex premier che con l'avvicinarsi delle elezioni ha sempre avuto l'abitudine di battere molto su pochi punti.
Questo fa il leader azzurro durante un collegamento telefonico per salutare i militanti di un nuovo Club Forza Silvio aperto a Forlì. Una telefonata che – se mai ce ne fosse bisogno – conferma quanto Berlusconi continui ad essere concentrato su quella fase movimentista che ha deciso di affidare a Marcello Fiori. E proprio con lui si complimenta per aver «raggiunto i settemila Club» in poche settimane anche se «l'obiettivo è quello di arrivare a dodicimila».
Dopo oltre 25 minuti di collegamento, il leader di Forza Italia conclude l'intervento ribadendo che «quello che cerchiamo di realizzare alle prossime elezioni è un sogno folle». E aggiunge: «Lo dissi anche vent'anni fa, nel primo intervento che feci il 26 gennaio e lo ripeto adesso: si tratta di un'avventura molto difficile e impegnativa, possiamo definirla una follia». Berlusconi, poi, assicura che a fine mese «festeggerà i vent'anni di impegno politico» con una kermesse che dovrebbe tenersi a Roma ma sempre «guardando avanti».

Il «sogno folle» dell'ex premier è quello di «avere da soli la maggioranza in Parlamento attraverso il premio di governabilità del 15%». Ma per ottenere questo, aggiunge, «è necessario fare una campagna porta a porta, convincendo gli elettori sezione per sezione». Ed è questo il compito dei Club, ripete il leader di Forza Italia.

Che continua a guardare a «delusi» e «indecisi», a partire dai grillini. «Secondo i sondaggi – spiega – nel M5S gli elettori sono delusi dal comportamento dei loro parlamentari ma non c'è affezione verso il marchio e quindi ci sono molte possibilità di convincere anche loro».

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