È ancora bufera sulla Regione Lazio. La prima data utile per le elezioni è il 3-4 febbraio. A deciderlo è stato il Tar che, stamattina, ha annullato il decreto del presidente Renata Polverini che aveva fissato le elezioni per il 10-11 febbraio. In base al provvedimento del Tar, il prefetto di Roma, in qualità di commissario nominato dal ministero dell’Interno, rinnovi il decreto di indizione delle elezioni per il 3-4 febbraio, entro tre giorni dalla notifica della decisione.
Con tinua lo scontro sulle elezioni regionali nel Lazio. Mentre in parlamento si dibatte sulla possibilità di indire un election day che accorpi le elezioni politiche e regionali, il Tar ha accertato la possibilità tecnica di convocare i comizi elettorali per i giorni 3 e 4 febbraio indicando, quindi, una data più ravvicinata rispetto a quella stabilita dalla Polverini e come tale "maggiormente idonea" a dare una "esatta esecuzione alla sentenza". Oggi il presidente della II sezione bis del Tar del Lazio, Eduardo Pugliese, ha annullato l’indizione del voto nel Lazio già decretata per il 10-11 febbraio. Insomma, la convocazione dei comizi elettorali per il 10 e 11 febbraio non appare "pienamente conforme" alla sentenza già emessa dal Tar lo scorso 12 novembre e poi confermata il 27 novembre dal Consiglio di Stato. "Secondo quanto risulta dalle tabelle esibite in atti dalla difesa della Regione Lazio e dalle dichiarazioni del rappresentante del ministro dell’interno riportate nel verbale dell’audizione - si legge nella sentenza - risulta accertata la possibilità tecnica di convocare i comizi elettorali per i giorni 3 e 4 febbraio 2013, e quindi per una data più ravvicinata e come tale maggiormente idonea a dare esatta esecuzione alla sentenza di questo Tribunale". È già stata fissata comunque il 20 dicembre prossimo l’udienza collegiale di discussione del ricorso proposto dal Movimento Difesa del Cittadino per sollecitare una fissazione urgente del voto nel Lazio.
"Suggeriremo alla Polverini di sollevare un conflitto di attribuzione alla Corte Costituzionale nei confronti del Tar per violazione delle prerogative costituzionali della Regione in materia di indizione e fissazione della data delle elezioni", ha commentato l’avvocato Federico Tedeschini, legale della Regione insieme con Francesco Saverio Marini, nel ricorso davanti al Tar del Lazio in merito alla fissazione delle prossime regionali. Secondo il legale, "tutte le decisioni adottate sulla vicenda dai giudici amministrativi comportano effetti paradossali".
"L’ultimo oggi con un decreto monocratico che da una parte rileva la nullità del provvedimento di indizione delle elezioni regionali e ordina al ministro di fissare il voto per il 3-4 febbraio - ha spiegato - dall’altra fissa ugualmente una camera di consiglio il 20 dicembre per la discussione in sede collegiale del ricorso e confermare o meno il decreto monocratico di oggi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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