Alla fine ha vinto la lobby gay. Dopo la polemica scatenata per le sue posizioni rispetto l’omosessualità tolte le deleghe per Pari Opportunità, Sport e Famiglia per la sottosegretaria alla Presidenza dell Consiglio Michaela Biancofiore. Anziché con la neo ministro Yosefa Idem, Biancofiore collaborerà con il ministro alla Pubblica amministrazione Giampiero D’Alia.
"Il presidente del consiglio Enrico Letta - ha reso noto Palazzo Chigi - che al Sottosegretario alla presidenza del consiglio Michaela Biancofiore non verranno assegnati compiti nell’ambito delle deleghe per le Pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili, bensì compiti nell’ambito delle deleghe per la Pubblica amministrazione e la semplificazione".
Biancofiore: non sono omofoba
In una serie di interviste a Repubblica, Messaggero e Corriere della sera la Biancofiore ha ribadito di non essere omofoba: "Mi piacerebbe per una volta che anche le associazioni gay, invece di autoghettizzarsi e sprecare parole per offendere chi non conoscono, magari condannassero i tanti femminicidi delle ultime ore. Difendono solo il loro interesse di parte". Nei miei confronti - dice - è stata messa in atto una discriminazione preventiva ingiustificata e fondata su presunte dichiarazioni malamente estrapolate. "I gay sono discriminati? Se è per questo sono più discriminate le donne. Perché, invece di fare queste sterili polemiche, le associazioni gay non fanno comunicati sugli omicidi delle donne? E perché non lo hanno fatto per il ferimento dei carabinieri?". E poi ancora: "Odio le discriminazioni verso gli animali, figuriamoci verso le persone! Potrei anche prendere qualche collaboratore gay. E sono pronta a incontrare le associazioni. Al prossimo Gay Pride se mi invitano ci andrò, ma non mi metterò a ballare seminuda sui carri". Ora però non sarà più necessario. Ma la Biancofiore potrebbe decidere di andarci lo stesso, per convincere le associazioni gay che l'accusano di essere nel torto.
L'ultima chance da Palazzo Chigi
Per la Biancofiore si tratterebbe "dell’ultima chance", perché è venuta meno alle "regole di ingaggio" fissate da Letta. È quanto trapela da Palazzo Chigi dopo la secca nota con la quale sono state modificate le deleghe alla sottosegretaria. "Tecnicamente", si premette, non si tratta di "revoca" delle deleghe, perché in realtà non erano ancora state assegnate ufficialmente, ma in origine Biancofiore era destinata a coprire quelle per le "pari opportunità, sport e politiche giovanili" e non alla P.A.
Vendola esulta: la decenza è salva
"Almeno la decenza è salva".
È il commento su Twitter di Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà. Poi scrive: "Come in passato, anche oggi ha dato prova sulla stampa dei suoi pregiudizi e del suo disprezzo sul tema dei diritti delle persone".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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