E se alla fine fosse una ripicca? Luciana Littizzetto da un po' di tempo ha preso di mira la Fiat e il suo amministratore delegato Sergio Marchionne con gags, attacchi e prese in giro, come è successo domenica scorsa nei confronti dello slogan dell'ultimo spot sulla 500: «La piccola Grande bellezza» («questa macchina è fatta all'estero e dici - Marchionne, ndr - che è italiana?»). Nel suo spazio domenicale a «Che tempo fa» l'attrice, cabarettista, doppiatrice e conduttrice non va per il sottile. Un esempio per tutti. Parlando della distruzione di alberi per produrre carta igienica, il commento della comica è stato il seguente: «Gran parte del problema è causato dai Paesi dove non si usa il bidet, come la Francia o la Germania. L'Italia dovrebbe farsi promotrice della diffusione nel mondo di questo accessorio... Chiudiamo la Fiat e le facciamo fare dei bidet, tanto tra la Panda e un bidet...». Già, la Panda. Ma perché proprio la Panda viene accostata al lavabo per l'igiene intima?
Una ragione potrebbe essere ricercata quando, qualche anno fa, la Littizzetto era stata contattata dal Lingotto con la proposta di accostare la propria immagine alla city-car. La comica torinese, sia in virtù dell'accento marcatamente piemontese sia per la sua battuta facile, avrebbe potuto essere la persona ad hoc per promuovere la vettura. Il contatto, però, si sarebbe interrotto quando alla Fiat è arrivata la richiesta di compenso, ritenuta eccessiva.
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