In diversi comuni della Liguria sono previsti appuntamenti per celebrare il «Giorno del Ricordo». Ma capitale del ponente ligure sarà Loano, dove sono in programma gli eventi più rilevanti, mentre a Savona si preferisce non concedere troppo risalto al ricordo dei massacri compiuti dai partigiani comunisti contro gli italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia. Oggi il prefetto Nicoletta Frediani sarà infatti presente a Loano per consegnare una targa e un diploma firmati dal presidente della Repubblica ai parenti delle vittime della persecuzione titina. Nel savonese saranno tre i cittadini che riceveranno il riconoscimento: Giovanna e Maria Antonia De Petris in memoria del padre Zaccaria, e Siria Benedetti, in memoria del nonno Giovanni. Entrambi questi italiani, nati rispettivamente a Cherso e a Pola non erano militari, né legati a milizie fasciste. Luno lavorava, laltro, pensionato, era in casa sua quando vennero prelevati dai partigiani e incarcerati. De Petris fu fucilato dopo un processo sommario, Benedetti sparì nel nulla. Con un simbolico riconoscimento ai loro congiunti, Loano e la prefettura intendono idealmente stringersi accanto al dramma vissuto da centinaia di migliaia di famiglie, delle quali a lungo è stata anche cancellata la memoria.
Dopo la consegna di targhe e diplomi si terrà a Loano una conferenza del giornalista e storico Arrigo Petacco. Lo spunto del dibattito sarà offerto dal suo libro «Lesodo» nel quale viene dato conto dellesilio forzato e dellallontanamento dalle loro terre di tutte le famiglie italiane di Istria e Dalmazia, perseguitate in quanto colpevoli di essere italiane, quindi tout court fasciste e meritevoli di sterminio.
A Genova domattina alle 10 la prefettura consegnerà riconoscimenti ad altri familiari di vittime delle foibe.
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