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. Sembra un paradosso ma Lodz, frizzante cittadina nel centro della verde Polonia, è proprio questo. Millenni di storia hanno dato un'impronta indelebile nel cuore pulsante di questo antico borgo, polo dell'industria tessile più fiorente dell'800 che oggi, grazie anche a numerosi investitori esteri, si posiziona come una delle realtà più di tendenza dell'Europa dell'Est.
Crocevia di quattro stirpi, russi, ebrei, polacchi e tedeschi, la città vive un fermento artistico e culturale che val la pena di assaporare. Fashion, design e cinema attirano sempre più turisti curiosi e professionisti in cerca di nuove idee e spunti di interesse globale. Che dire
anche David Lynch ne ha capito l'importanza tanto da decidere di girarvi il masterpiece Inland Empire e di investire nell'imponente progetto EC1, sede dell'antica centrale termoelettrica che diventerà a breve centro della cultura cinematografica e polo della scienza e della tecnica.
L'aspetto che più colpisce della città, che fu persino per un breve periodo capitale della Polonia, è lo strabiliante contrasto architettonico: antiche fabbriche tessili in mattoni rossi riconvertite in eclettici spazi d'avanguardia si susseguono a palazzi in stile Liberty con saloni ornati a stucco di imponente bellezza. Denominatore comune, l'art nouveau che raggiunge la sua massima espressione nella villa di Leopolod Kindermann, sede della Galleria d'arte della città.
Punto di partenza ideale è senza dubbio la Manufaktura, (www.en.manufaktura.com) nuovo volto dell'impero di Poznanski, magnate del tessile che con Geyer e Scheibler diede una fortissima spinta economica alla città nella seconda metà dell'800. Ristoranti, shopping mall, modernissime caffetterie e spazi culturali d'avanguardia fanno da contorno alla vasta piazza su cui campeggia la fontana più lunga d'Europa. Non solo. Qui meritano una visita il Museo della Fabbrica, quello di Arte Contemporanea MS2 e il Museo Storico della città. Quest'ultimo, situato nell'eclettico palazzo che Poznanski volle farsi edificare in «tutti gli stili perché posso permettermeli» racchiude una sezione dedicata al celebre pianista Artur Rubinstein.
Sempre in questa area, nell'antica filanda sorge oggi l'Andel's Hotel, (www.vi-hotels.com/en/andels-lodz): un capolavoro di riconversione di edifici post industriali, pluripremiato a livello mondiale. Si sceglie perché, essendo un business hotel, offre tariffe particolarmente vantaggiose nel weekend (circa 70 euro a persona a notte, compresa la colazione), per il ristorante SkyFly al 5 piano per una vista panoramica della città e per le 130 opere d'arte contemporanea in mostra all'interno che, da sole, valgono una visita.
Per conoscere al meglio questa vibrante città, conviene immergersi nell'atmosfera di ulica Piotrkowska, 4,2 km di sontuosi palazzi in stile rinascimentale e barocco, nei cui anfratti scoprire caratteristici pub dove assaporare le tipiche birre artigianali dal gusto molto aromatico oppure ristoranti dove deliziarsi, grazie alla presenza di diverse etnie, della robusta cucina polacca rivisitata ma anche di piatti tipici della tradizione ebraica. Street art, design, fashion e contemporary art si ritrovano tutti insieme in quella che ormai è diventata l'area più cool: l'Off Piotrkowska, una fucina di idee che tanto ricorda Londra e Berlino. Qui, nei vecchi magazzini del cotone, oggi è possibile immergersi in un fermento creativo di indubbio fascino.
Da scoprire lentamente ma anche da osservare, magari da uno dei tanti bistrot della zona. Fra tutti, il Drukania Sklad propone una cucina fresca e delicata (ul. Piotrkowska 138/140). Il periodo migliore per volare a Lodz è sicuramente la metà di ottobre. Visitando la Triennale del Tessile a Palazzo Geyer ci si stupisce di fronte ad autentiche opere d'arte in tessuto di artisti provenienti da tutto il mondo e si partecipa ai due eventi più di tendenza: la Lodz Design Week (www.lodzdesign.
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