All'Ansaldo una «Base» per il futuro dei giovani

Nei 6.000 metri quadri che ospitavano l'Oca uno spazio per le start up e i laboratori creativi

Negli anni Novanta il Comune acquistò le ex acciaierie Ansaldo, costruite nel 1904 tra via Bergognone e via Tortona, per «promuovere e diffondere iniziative culturali». Una parte dello storico stabilimento da marzo è diventata il Mudec, il Museo delle culture che nei primi sette mesi non è decollato, ma si riprenderà (non c'è dubbio) dalla prossima settimana con la mostra più «pop» dedicata a Barbie. Il prossimo 30 marzo invece 6mila metri quadrati della «Ex Stecca» dell'Ansaldo cambierà nome - si chiamerà «Base» - e ospiterà spazi di coworking (ossia di lavoro condiviso, con scrivanie o veri e propri uffici in affitto), laboratori, la possibilità di produrre e vendere in loco oggetti di design, creazioni di moda, editoria, artigianato, prodotti di nuove tecnologia (i settori che saranno privilegiati, insieme a food e giardinaggio). Ci saranno auditorium e spazi per concerti, mostre, proiezioni audio e video, festival e rassegne teatrali. Sarà allestito anche un bistrot, e rischia di diventare il pezzo forte per attirare i giovani anche la Seram visto che l'ex Ansaldo è nel cuore di zona Tortona, che si traduce ormai da anni con movida. Ci sono già due inquilini di peso ad alzare il curriculum di questa «Base» che, dai primi elementi, si presentava solo come un grande «circolone Arci». La giunta Pisapia aveva lanciato un anno fa il bando per la ristrutturazione e gestione degli spazi: se lo sono aggiudicato a gennaio Arci Milano (i circoli tradizionalmente vicini alla sinistra), Esterni, Avanzi e H+. I quattro attori si sono uniti in un consorzio. Anche l'apertura quasi sotto la scadenza elettorale lascerebbe perplessi. Ma il progetto sembra di grande portata. E hanno già deciso di investirci «Wikimedia Italia», la società più nota per il sito Wikipedia (l'enciclopedia on line prodotta con il contributo di collaboratori da tutto il mondo) che trasferirà in via Tortona la propria sede e ha intenzione di organizzare corsi e attività per i milanesi. L'altro «sponsor» forte per rendere «Base» un progetto di ampio respiro è Fondazione Triennale: il 2 aprile aprirà al piano terra dell'ex Ansaldo un pezzo della sua «21esima Esposizione Internazionale, Design after Design».

Il sindaco Giuliano Pisapia, intervenuto ieri alla presentazione del nome e al lancio della prima «call to action» - in pratica la ricerca di inquilini, progetti e soprattutto fondi (le informazioni per candidarsi entro il primo dicembre si possono trovare sul sito www.base.milano.it) - ha ricordato che il Comune ha coperto il 50% delle spese di ristrutturazione, e finora per recuperare i primi due piani sono stati spesi circa 4 milioni.

In futuro, se il polo di «impresa culturale» attirerà l'interesse dei privati - e altri tre milioni di euro -, la sede potrebbe allargarsi anche al terzo e quarto piano, per altri seimila metri quadri circa. Gli spazi nei prossimi giorni verranno utilizzati anche per BookCity e dalla primavera per il Fuorisalone del Mobile.

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