Ci sono piazzale Loreto, lo scalo di Lambrate e le sei palazzine liberty di viale Molise (compresa quella occupata abusivamente dal collettivo Macao, che potrà ora imboccare la scorciatoia per regolarizzarsi) tra le sette aree con cui il Comune parteciperà alla seconda edizione di «Reinventing Cities». Si tratta del bando internazionale promosso da C40 che prevede l'alienazione di siti dismessi o degradati da destinare a progetti di riqualificazione ambientale, insieme a Milano e Roma partecipano tra gli altri Madrid, Dubai, Singapore, Cape Town. La giunta metterà all'asta quasi 428mila metri quadrato: i siti prescelti sono piazzale Loreto (26mila mq), Nodo Bovisa (91mila), un'area (...) a Crescenzago (13.300 mq), l'ex Macello (165.300 mq). le palazzine Liberty (10mila), Monti Sabini (52mila) e Scalo Lambrate (70.187 mq). Per Loreto l'obiettivo, spiega l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran, «è che si possa andare a piedi da via Padova e viale Monza a Buenos Aires, attraversando a piedi la piazza, per avvicinarle al centro, e stimolare la crescita della parte finale di Buenos Aires». Il vincitore potrà sviluppare il mezzanino, costruire volumi in superficie e acquisire il palazzo comunale di 8 piani in via Porpora. Comune e Ferrovienord (accanto a Maran il presidente Andrea Gibelli) mettono a bando insieme il Nodo Bovisa per riqualificare la stazione, potenziare i servizi di interscambio, insediare funzione miste. Il sito di Crescenzago oggi è usato come parcheggio per la fermata della M2, il Comune punta a creare edilizia residenziale sociale a basso costo. L'area di Monti Sabini è a verde incolto ma in una zona strategica, vicino al futuro villaggio olimpico e all'ex scalo Romana, potrà ospitare case low cost, negozi, servizi. Sullo scalo Lambrate (proprietà di Fs Sistemi Urbani) l'obiettivo è creare edilizia residenziale sociale in vendita e in affitto, compresi alloggi per studenti vista la vicinanza a Città Studi, aree verdi, servizi, spazi pubblici. Lo spazio dell'ex Macello consegnato da Sogemi al Comune «è enorme, può diventare un nuovo quartiere attrattivo della città a 3 chilometri dal Duomo». E c'è il nodo delle palazzine liberty di viale Molise, il bando è già stato definito dal centrodestra, ma anche da esponente di maggioranza, il «salva-Macao». Un anno fa la giunta aveva deciso di mettere in vendita il complesso per trarre il massimo profitto, ma avrebbe dovuto sgomberare il centro sociale. Ora Maran precisa che «l'occupazione in corso è illegittima ma fornisce servizi alla città, anche per questo abbiamo immaginato una gara che non punta a massimizzare gli introiti ma a individuare un progetto che favorisca la fruizione e l'insediamento di servizi». Ha tutta l'aria di un bando ad hoc anche se Maran ribatte che «tutti possono partecipare e Macao, nel caso, dovrà inserirsi in un progetto di legalità e lavorare sul sistema di 6 palazzine, quindi in coordinamento con altri». E sembra di facciata anche la protesta di Macao che sul sito accusa il Comune «lanciare un bando che prova ad azzerare la nostra esperienza. Ma questo bando lo riscriviamo noi. Nasce il (Contrab)bando». Per il capogruppo Fi Fabrizio De Pasquale «violano le leggi da anni e vanno esclusi».
Le aree saranno alienate prevalentemente in diritto di superficie (ad eccezione dell'edificio di via Porpora, Monti Sabini e scalo Lambrate in vendita), verrà fissato un prezzo minimo ma «l'offerta economica varrà solo il 20% - anticipa Maran -. Stimiamo di arrivare a 1.600 nuovi alloggi in edilizia residenziale sociale e a 120 case popolari da destinare a giovani famiglie, studenti e persone in difficoltà».
Operatori e studi di architettura avranno tempo fino al 4 maggio 2020 per presentare progetti «light». Entro luglio una giuria sceglierà i 3 finalisti per ogni area. Poi progetti definitivi entro dicembre e a febbraio 2021 la scelta dei vincitori.
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